Anche quest’anno, la redazione teatro di exibart partecipa al Premio Rete Critica, la rete dei blog e siti web indipendenti di informazione e critica teatrale, che segnala l’avanguardia della scena teatrale italiana. Per questa undicesima edizione, il Premio elimina le diverse categorie di concorso: le testate sono state invitate a segnalare quattro tra progetti e percorsi artistici, progettuali, organizzativi, emergenti o di lungo corso ma meno acclamati a livello nazionale. Le segnalazioni della redazione di exibart sono state: Narãnji Dance Festival, Nutida festival, Collettivo Controcanto e Spettatoreprofessionista.
Le segnalazioni che passano al secondo turno – che hanno ricevuto almeno due segnalazioni dalle testate della Rete -, saranno poi in lizza per aggiudicarsi la finale al teatro Bellini di Napoli, il 5 e 6 novembre 2022.
Narãnji Dance Festival (a Lentini, nel siracusano): festival pienamente riuscito (per affluenza di pubblico nuovo, per organizzazione, e con molte compagnie italiane presenti), soprattutto coraggioso considerando il territorio siciliano, scarso di cultura della danza. Da promuovere e segnalare perché possa radicarsi, essere sostenuto, e crescere.
Nutida festival: festival che investe e sostiene giovani nomi della danza contemporanea. Giunto alla terza edizione, senza troppo clamore ma in crescita e con una fisionomia chiara, il festival fiorentino “Nutida – Nuovə danzatrici/ori” (nel parco del Castello dell’Acciaiolo a Scandicci) continua con sempre più determinazione a investire su giovani nomi della danza contemporanea sostenuti dalla direzione artistica di Cristina Bozzolini e Saverio Cona, dando spazio alle loro prove autoriali.
Collettivo Controcanto: progetto che nasce da un laboratorio e che si radicalizza come compagnia attenta alle problematiche attuali con linguaggio giovanile e contemporaneo. Nello specifico si segnala lo spettacolo “Salto di specie”, lavoro che con ironia e attenzione affronta il tema del rapporto emotivo ma non solo tra uomo e animali.
Spettatoreprofessionista: da anni con una costanza encomiabile, Stefano Romagnoli gira per i teatri italiani macinando chilometri e vedendo più spettacoli di molti operatori. Un simbolo di dedizione al teatro, rilanciato negli ultimi anni, dopo il lockdown, con i progetti “riaccendiamo il teatro” (il gadget) e “Il Manifesto dei diritti e dei doveri degli spettatori” (in collaborazione con Ateatro).
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