Con circa 50 lavori provenienti dall’atelier dell’artista e da alcune autorevoli raccolte private internazionali, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino ospita nello spazio di “Underground Project” l’esposizione curata da Danilo Eccher dedicata alla produzione artistica di Cecily Brown (Londra, 1969).
Diciotto dipinti monumentali, 24 opere su carta – tra cui acquerelli e gouache – e 7 monotipi raccontano la ricerca dell’artista cresciuta e formatasi nello stimolante ambiente britannico, negli anni di Francis Bacon e Lucian Freud, per poi volare negli Stati Uniti dove attualmente vive e lavora.
L’esposizione, tra opere di fine anni ’90 e più recenti, si snoda nello spazio inferiore del museo palesando la parabola artistica di Cecily Brown attraverso un valido corpus di opere, digiuno però di didascalie integrative e pannelli esplicativi ad agevolare la comprensione del visitatore.
Un segno forte, irrequieto, una pennellata nervosa e carica di energia è l’alfabeto pittorico distillato dalla Brown per esprimersi, sempre innervato da numerosi riferimenti alla tradizione artistica, come afferma lei stessa: «Sento me stessa inseparabile dalla storia della pittura europea […] Quando ho cominciato a dipingere per la prima volta, mi è sembrato molto naturale il desiderio di conversare con i maestri […] Guardo ai dipinti del passato, mi sembrano sempre attuali […] Non ho mai provato il senso di distanza dal passato che alcune persone provano». El Greco, Hogart, Tiziano, Vuillard, De Kooning sono alcune tra le fonti che Cecily Brown cita nella sua pittura, capace anche di sconfinare nella letteratura, nella musica, nei libri, fino alla cultura contemporanea e all’erotismo. Una pittura dalla pronunciata matericità , attraverso la quale si concretizza la percezione individuale della realtà da parte dell’artista, che assume a tratti i toni della gioia, del dolore, dell’aggressività o della dolcezza. Espandendosi in movimento, l’arte irrequieta di Cecily Brown denota caratteristiche proprie della performance e della body art.
Nell’immaginario caotico e affollato dell’opera, dai colori brillanti non realistici e dai forti contrasti, emergono gradualmente elementi più nitidi: figure evanescenti, smorfie spettrali, dettagli anatomici e volti accalcati, mai mimetici con la realtà . Un linguaggio dalla grande forza espressiva, che cattura il visitatore e lo intrappola nella trama dell’immaginario dell’artista, in una dimensione atemporale capace di suscitare stimoli visivi e sensazioni sconvolgenti.
Eleonora Scoccia
mostra vista il 15 gennaio
Dal 17 ottobre 2014 al 1 febbraio 2015
Cecily Brown
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta, 31 – (10128) Torino
Orari: Martedì / Domenica 10 – 18. Giovedì 10 – 22.30
Lunedì chiuso.