Categorie: torino

fino al 10.II.2008 | Werner Herzog | Torino, Fondazione Sandretto

di - 28 Gennaio 2008
È stato come incontrare qualcuno che conosco ma che non capisco del tutto”. Responso insindacabile di Werner Herzog (Monaco, 1942) all’indomani della visita alla propria mostra Segni di vita. Werner Herzog e il cinema. Come dargli torto? Ritrovarsi a faccia a faccia col proprio io sconvolgerebbe chiunque, tanto da condurre alla pazzia (come insegna la parabola della Storia infinita), a meno che non si possieda una buona dose di fiducia in se stessi e coraggio da vendere. Che non mancano certo al regista tedesco, autore di ben 52 film tra corti, medi, lungometraggi e documentari a dir poco estremi, realizzati nel corso di 45 anni di attività, senza quasi mai programmare nulla. Perché “sono i progetti che vengono da me”.
Dunque, un personaggio e una carriera da celebrare con un omaggio-evento, pianificato per un anno e mezzo dallo stesso Herzog col Museo Nazionale del Cinema di Torino e reso attraverso articolate proposte. Innanzitutto, la retrospettiva completa di tutti i suoi film (35 dei quali ristampati per l’occasione dall’istituzione torinese, a partire dai negativi originali). Poi un cine-concerto, un laboratorio di cinema e scrittura di due giorni diretto dal regista presso la Scuola Holden. Senza dimenticare l’ampia monografia-intervista, per nulla biografica o cronologica, realizzata da Grazia Paganelli, che ha saputo entrare nel vivo della sua poetica.

Infine, la mostra alla Sandretto, sezionata per l’occasione in undici salette cinematografiche per accogliere altrettante videoinstallazioni dedicate ad aspetti e momenti della sua vita e opera. Oltre a tutti quei materiali fotografici -foto di scena, con l’aggiunta di scatti della moglie Lena sul set di Rescue Dawn (2006)- che costituiscono l’archivio della sua omonima casa di produzione. L’allestimento segue un percorso scandito per gradi successivi di complessità ed è pertanto funzionale a condurre lo spettatore-visitatore al cospetto della “verità estatica” herzoghiana.
Proprio la ricerca dell’estasi è la chiave per decifrare al meglio gran parte dei suoi film, sempre in bilico tra finzione, documentario e video d’artista. “Ho difficoltà a considerarmi un artista”, ha dichiarato in conferenza stampa il regista, “e a distinguere tra finzione e documentario. So che ci sono differenze, ma queste non mi fanno sentire a mio agio”.

Molto utili alla comprensione del fenomeno Herzog anche i sei montaggi per nuclei tematici, schierati nel lungo corridoio della Fondazione, realizzati con sequenze del suo cinema più celebre. Quello interpretato dall’allucinato Klaus Kinski in titoli che vanno da Aguirre, furore di Dio (1972) a Nosferatu, il principe della notte (1979), fino al mitico Fitzcarraldo (1982), del quale sono in visione pure alcune scene dove compare Mick Jagger, poi tagliate nella versione definitiva.
Conclude la mostra l’unico storyboard dell’intera carriera del regista tedesco, realizzato per la scena finale del film Grido di pietra (1991).

Che suonerebbe un po’ come l’abiura del suo credo cinematografico tutto genio e sregolatezza, se non fosse specificato nella didascalia: “Su espressa richiesta della produzione”.

articoli correlati
Herzog alla Milanesiana

claudia giraud
mostra visitata il 15 gennaio 2008


dal 15 gennaio al 10 febbraio 2008
Segni di vita. Werner Herzog e il cinema
a cura di Alberto Barbera, Stefano Boni e Grazia Paganelli
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane, 16 (Borgo San Paolo) – 10141 Torino
Orario: da martedì a domenica ore 12-20; giovedì ore 12-23
Ingresso: intero € 5; ridotto € 3; gratuito il giovedì ore 20-23
Presentando il biglietto della mostra alle casse del Cinema Massimo sarà possibile usufruire del biglietto ridotto (€ 3,50) per le proiezioni della retrospettiva su Werner Herzog. Viceversa, con il biglietto della Sala 3 del Cinema Massimo sarà possibile usufruire dell’ingresso ridotto alla mostra
Info: tel. +39 0113797600; fax +39 01119831601; info@fondsrr.org; www.fondsrr.org

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Diego Esposito: LVX ILLVMINAT LVCEM, a Teramo

Fino al 10 settembre Teramo accoglie "LVX ILLVMINAT LVCEM", la mostra diffusa di Diego Esposito pensata come una storia universale…

22 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

Mostre di arte contemporanea nel cantiere dell’Ex Convento Sant’Orsola di Firenze: diventerà un museo nel 2026

In occasione della ristrutturazione dell’Ex Convento di Sant’Orsola, gli spazi del cantiere prendono vita per ospitare la mostra "Rivelazioni"

21 Luglio 2024 15:00
  • Progetti e iniziative

Eco-Ansia: le conseguenze del cambiamento climatico sulla salute mentale

L’artista sarda Ilaria Mautone racconta e mette in mostra, a Milano, l’impotenza davanti alla crisi climatica. Un progetto in collaborazione…

21 Luglio 2024 14:54
  • Arte contemporanea

La dialettica della psiche: una conversazione con Christian Fogarolli

A margine delle due mostre alla Galleria Mazzoli di Berlino e al MUSE di Trento, abbiamo raggiunto Christian Fogarolli, per…

21 Luglio 2024 8:10
  • Mostre

Annamaria Gelmi e Albino Rossi. L’omaggio alla loro arte alla Galleria Civica di Trento

Gli spazi della Galleria Civica di Trento ospitano fino al 6 ottobre 2024 la doppia personale dedicata ad Annamaria Gelmi…

21 Luglio 2024 0:02
  • Arte contemporanea
  • Cinema

A Oslo una mostra omaggia il cinema e l’arte afro-futurista di Cauleen Smith

Fino al 15 settembre 2024 l’Astrup Fearnley Museum di Oslo ospita "The Deep West Assembly", retrospettiva dedicata alla cineasta afroamericana…

20 Luglio 2024 15:00