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Espressioni gestuali, forme geometriche, calligrafie orientali e composizioni pop: il percorso espositivo di Strangers attraversa un labirinto di generi per narrare la storia delle grandi acquisizioni della GAM tra informale e pop, in un giro del mondo in sessanta opere.
Strangers è un’occasione da non perdere per riflettere sul dopoguerra delle istituzioni dell’arte contemporanea italiana nel loro risorto, entusiastico, conflittuale rapporto con l’estero. La storia si svela nei corridoi davanti a capolavori internazionali come la serie Constellation di Hans Arp, Chariot di Norman Blum, Orange Car Crash di Andy Warhol, e altri stranieri le cui opere non venivano esposte al pubblico della GAM dalla metà degli anni Ottanta.
Interessanti entrambe la congiunture storiche per cui oggi ci troviamo ad ammirare le opere in mostra. In un clima complesso come quello della caduta del fascismo, il generale desiderio di internazionalità si materializzò nelle collezioni pubbliche di Roma, Venezia e Torino, con l’apertura ad acquisizioni di opere straniere presso Biennali di Venezia e collezioni private, guardando soprattutto verso la Francia nel capoluogo piemontese. In un momento storico di difficoltà economiche come quello attuale, il patrimonio di circa quarantacinque mila opere della GAM viene riscoperto per offrire al pubblico nuovi spunti di riflessione. L’apertura all’esterno del dopoguerra e la riscoperta delle risorse interne di oggi sono le due facce di un’istituzione il cui destino regionale non può prescindere dall’internazionalità, il cui linguaggio deve rivolgersi al locale con una consapevolezza cosmopolita.
L’esposizione non potrebbe essere più eterogenea. Si inizia dalle griglie sceniche e dalle composizioni astratte dell’informale di Hartung, Masson, Bissiere e Soulage, la cui Composition fu acquisita nel 1951 proprio in vista dell’apertura di una Galleria di Arte Moderna a Torino (inaugurata poi otto anni più tardi). Seguono le sovrapposizioni di colore del danese Bitter Ernst (informalmente “Jorn”, nella firma) e le felici stratificazioni su tela a colpi di spatola e pennello dell’olandese Karel Appel (due nuclei arricchiti in anni più recenti con il contributo della Fondazione CRT). La serie di cinque serigrafie di Arp è fronteggiata dalle fattezze organiche della Scultura di silenzio “Corneille” ( il primo acquisto “ardito” del museo alla Biennale del 1954). La sezione americana è preceduta da quella dedicata a ricerche ottiche e esplorazioni geometriche, passando dal capitolo Verso Est, dove Teshigahara spicca per veloci interventi calligrafici sulla carta ingiallita. Infine le serigrafie di Roy Lichtenstein, James Rosenquist, Tom Wesselmann, scoprono l’anima pop della GAM, sviluppata in blocco grazie all’acquisizione nel 1967 di un’unica cartella presso la Galleria Sperone.
enrica crivello
mostra visitata il 14 marzo 2012
dal 15 marzo al 10 giugno 2012
Strangers. Tra Informale e Pop dalle collezioni GAM
a cura di Riccardo Passoni
GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
via Magenta 31 (10128) Torino
Orario: martedì – domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima.
biglietti: € 7.50 ridotto € 6.00, gratuito ragazzi fino ai 18 anni
Info: +39 0114429518 – gam@fondazionetorinomusei.it – www.gamtorino.it