In Poddle (2006) e
Metal dog (2002), sovrapposizioni di colore caratterizzano le campiture di
fondo, a tratti piatte e a volte impastate, in cui appaiono dettagli
riconoscibili di animali, oggetti o persone. Sembrano immagini che affiorano da
una massa non chiara, ma identificabile con la materia del non conscio e del
desiderio. Sono apparizioni che si sovrappongono con stratificazioni di pittura
a olio, strumento in un certo senso classico, ma rinnovato per la scelta dei
soggetti indagati e le composizioni a cui l’artista dà forma.
Mendoza ricorre alla tecnica pittorica come rassicurante
mezzo che, per antonomasia, è il medium della storia dell’arte occidentale. La
sua cifra stilistica, ormai inconfondibile, è costituita da sicuri colori
accesi e pennellate irrequiete e abbozzate.
l’artista attinge è invece circoscritto in una serie di seducenti e
accattivanti immagini che, riconducendo a soggetti estremamente familiari, catturano l’occhio dello
spettatore destando curiosità e auto-proiezione.
In parte lontano dai primi
dipinti in cui, oltre alla perversione, sembrava sottesa un’estetica della
violenza domestica e incestuosa, evidenziata da cromie vivide e gesti pittorici
rapidi, la produzione recente di Mendoza pare essersi ammorbidita per lasciare
spazio a gesti più precisi e raffinati. Un realismo pittorico – che ha però di
base l’irrealtà tipica della visione – con cui lo si accumuna a colleghi
internazionali come il belga Michaël
Borremans o l’americano John Currin.
A Nicely Polished Looking Glass e The Horror, entrambe del 2005, aprono la parentesi mendoziana sul
figurativo satirico che vede la provocazione sessuale non più esplicitamente
rappresentata, ma delegata a soggetti e icone che, immerse in tonalità pastello, ricordano le atmosfere
anni ‘50 delle pin-up.
Il mondo creato da Mendoza appare dosato e misurato,
tenuto sotto controllo dalla maestria pittorica. Però è al tempo stesso anche
ritratto di una collettività che racchiude inquietudini, turbamenti e tabù.
articoli correlati
La
personale al Madre
Mendoza
in mostra a Napoli al Maschio Angioino
mostra visitata il 12 febbraio 2011
dal 20 gennaio al 12 marzo 2011
Ryan Mendoza – Opere scelte
Galleria In Arco
Piazza Vittorio Veneto, 3 (centro) – 10124 Torino
Orario: dal martedì al sabato ore 10-12.30 e 16-19.30
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0118122927; info@in-arco.com;
www.in-arco.com
[exibart]
Dal 10 al 12 gennaio e dal 10 al 19 gennaio tornano alla Fiera di Bergamo BAF Bergamo Arte Fiera,…
A Firenze, fino al 26 gennaio, la retrospettiva ripercorre l’evoluzione di una delle protagoniste del Novecento, tra sperimentazione rivoluzionaria e…
Una rassegna di alcuni lotti significativi dell'anno appena volto al termine, tra grandi maestri e artisti emergenti. Ecco la scultura…
La quarta edizione di Molichrom, il festival della fotografia nomade, sarà dedicata al racconto visivo degli scenari di guerra e…
Al National Museum di Canberra, in Australia, una mostra fa rivivere gli ultimi momenti dell’antica Pompei, tra reperti archeologici e…
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…