Categorie: torino

fino al 12.VII.2008 | Simone Martinetto | Torino, Claudio Bottello

di - 20 Giugno 2008
Le fotografie di Simone Martinetto (Torino, 1980) sono incontri che sfumano. Nella sua prima personale torinese, sguardi e vite condivise compongono la materia visiva dei tre progetti presentati. All’interno della galleria Claudio Bottello, un contenitore piccolo e prezioso, ci si sente inizialmente disorientati, tesi cioè tra immagini di un ieri che è ancora troppo vicino per essere chiamato definitivamente passato e ritagli di un quotidiano che testimoniano il presente.
In mostra vi sono storie, racconti visivi che sembrano riportare alla musicalità dei cantastorie di un tempo. A differenza, però, dei racconti a cui siamo abituati, quelli di Simone Martinetto non iniziano dalla sorgente di un fiume, ma dall’arrivo, dal suo stesso delta. Le prime immagini presentate dall’artista, infatti, ritraggono Tulcea, la cittadina romena in cui sfocia uno degli ultimi tratti del Danubio, il fiume che trascina con sé, separando e avvicinando, dalla Germania alla Romania, le esperienze e le tradizioni dei popoli europei e balcanici. Sulle rive di questo fiume, dall’alba al tramonto, Simone Martinetto inizia a lasciarsi guidare da un cane, il primo dei suoi protagonisti casuali e, in un susseguirsi di coincidenze, fotografa dapprima l’incontro con una bambina, poi con una donna, con dei battellieri e, infine, con un guidatore di pullman.

Fissate nei suoi scatti-cartolina e sfumandosi l’una nell’altra, le immagini di Martinetto sono il risultato di una vera e propria investigazione, una pratica artistica per scoprire e riconoscere un po’ di sé attraverso gli altri e che porta l’artista, come nella Suite vénitienne di Sophie Calle, a scegliere la vita altrui come soggetto principale da porre davanti al suo obiettivo fotografico.
Nel piccolo vano del piano inferiore della galleria, visibili dal mezzanino, sono proiettate le immagini di Viaggiatori (2005-06), il secondo progetto in cui, tra melanconie musicali di chitarra, stormi di piccioni in volo e domande esistenziali, Martinetto riflette sui concetti di libertà, viaggio e ritorno. Alla domanda “Che cos’è la libertà?”, lo stesso artista prova a dare delle risposte. Ed è così che, attraverso la sola fotografia, l’uomo diventa un piccione viaggiatore perché anch’egli, non appena libero, sente la mancanza del luogo da cui è partito, ha il desiderio di tornare a casa o, per dirla con Martinetto, nella propria gabbia.

La gabbia è, inoltre, la metafora della dimensione emotiva nella quale vive la protagonista di Senza la memoria (2004), l’ultimo progetto in mostra. L’anziana signora, nonna dell’artista, a causa delle sue difficoltà a ricordare, abita in una casa cosparsa di post-it predisposti dalla figlia, biglietti-promemoria che scandiscono, secondo un ordine di priorità, il suo quotidiano.
Naturale sviluppo di situazioni altrui vissute in modo autobiografico, le fotografie di Martinetto non sono altro che il richiamo a una dimensione più ampia e universale. Perché, anche per Martinetto, “io sono l’altro”.

articoli correlati
Simone Martinetto a Nuovi Arrivi 11

claudio cravero
mostra visitata il 6 giugno 2008


dal 5 giugno al 12 luglio 2008
Simone Martinetto – I fili del tempo
a cura di Francesco Poli
Claudiobottello Contemporary
Via Bogino, 17/h (zona piazza Carlina) – 10123 Torino
Orario: da lunedì a venerdì ore 16-20; mercoledì ore 16-22
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0117631050; info@dearte.it; www.claudiobottello.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Opening

La società “In Arte Libertas” (1886 . 1903), a Roma

Doppio appuntamento, questa sera, alla Galleria d’Arte Ponti: apre la mostra La società “In Arte Libertas”, che proseguirà fino al…

22 Novembre 2024 0:02
  • Progetti e iniziative

Il cavallo, il mazzocchio e il volto del maestro: a Milano un viaggio nell’ingegno di Leonardo

Nella nuova mostra-dossier dedicata a Leonardo, le invenzioni del genio rinascimentale vengono raccontate attraverso oltre 200 macchine costruite in 3D…

21 Novembre 2024 18:01
  • Arte contemporanea

Christo e Jeanne-Claude, una storica installazione a New York rivive con una mostra

The Gates, l’installazione monumentale di Christo e Jeanne-Claude per il Central Park di New York, rivive dopo 20 anni, con…

21 Novembre 2024 16:59
  • Fiere e manifestazioni

Roma Arte in Nuvola 2024, inaugurata la quarta edizione: prime immagini della fiera

Ha inaugurato oggi in preview la quarta edizione di Roma Arte in Nuvola all’EUR: ecco le foto dagli stand e…

21 Novembre 2024 14:21
  • Progetti e iniziative

Artists 4 Refugees: a Roma, la mostra di beneficenza per l’accoglienza famigliare

Dodici artisti uniti per la seconda edizione di Artists 4 Refugees, mostra evento a Roma che sostiene le attività di…

21 Novembre 2024 12:45
  • Mostre

Una collezione di occhi tra il fisico e il digitale: lo spazio AKNEYE Phygital

Ultimi giorni per visitare lo spazio AKNEYE Phygital di Venezia, che propone opere di 31 artisti internazionali, per un viaggio…

21 Novembre 2024 12:00