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C’è tutta Italia negli scatti d’autore di Federico Patellani (Monza 1911 – Milano 1977). Da nord a sud, isole comprese, dalle campagne alle città, dai paesaggi sperduti al fermento delle metropoli. In un percorso storico che ripercorre nei tratti salienti l’evoluzione della nostra società. Dai momenti grigi della Seconda guerra mondiale alla rinascita culturale espressa dai tanti artisti e registi del nostro paese, e non solo. Patellani è stato il primo fotogiornalista italiano e uno dei più importanti fotografi italiani del Ventesimo secolo, che è riuscito a raccontare quell’Italia che cercava di dimenticare il passato recente e ritrovare le proprie radici, costruendo un senso di appartenenza e una capacità di partecipare alla vita civile in un Paese che cambiava pelle. La città di Torino rende omaggio alla sua opera proponendo una mostra, a Palazzo Madama, che raccoglie circa 90 fotografie – esclusivamente in bianco e nero – provenienti dal Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo (deposito di Regione Lombardia) che ne custodisce l’intero archivio. Da questo ricchissimo materiale sono state selezionate le immagini che meglio rappresentano le tappe fondamentali della carriera di Patellani: dalla fine della Seconda guerra mondiale alla metà degli anni Sessanta, quando il fotografo si dedicò soprattutto alla fotografia di viaggio. In un percorso espositivo suddiviso in cinque sezioni che descrivono le tematiche più importanti della sua produzione: la distruzione delle città italiane alla fine della Seconda guerra mondiale, la ricostruzione e la ripresa economica, il sud dell’Italia e la Sardegna, la nascita dei concorsi di bellezza e la ripresa del cinema italiano, i ritratti degli artisti e degli intellettuali.
Sensibile e colto narratore, Patellani è stato testimone di tutti gli eventi che hanno segnato la società italiana del dopoguerra: dal referendum monarchia-repubblica all’occupazione delle terre nell’Italia meridionale, dal lavoro nelle campagne e nelle fabbriche alla nascita dei concorsi di bellezza, dal mondo del cinema a quello dell’arte e della cultura, alle foto di moda. Avvicinatosi alla fotografia dopo la laurea in Legge, durante il servizio militare in Africa nel 1935, documenta con una Leica le operazioni del Genio Militare italiano. Nel 1939 inizia una collaborazione col settimanale “il Tempo” di Alberto Mondadori, avvicinandosi agli ambienti di letterati ed intellettuali di primo piano come Carlo Emilio Gadda ed Eugenio Montale, e avviando una carriera che lo ha poi portato a lavorare per tutti i principali giornali nazionali. Nel 1946 intraprende un viaggio nel sud – poi ripetuto per diversi anni – con gli architetti Lina Bo e Giuseppe Pagani, verso le “gravissime rovine causate dalla disperazione tedesca e dalla lentezza alleata nella fase conclusiva della battaglia per la liberazione di Roma”, come scrive nel 1977.
Realizzò importanti reportage in varie zone d’Italia, fra cui Puglia e Sardegna, sede del famoso lavoro sui minatori di Carbonia, realizzato nel 1950. Ma oltre alla cronaca si dedica al costume e con la stessa curiosità. Qui realizza le celebri fotografie sui concorsi di bellezza, primi segnali di emancipazione e di speranza del periodo post-bellico.
Cresciuto alla scuola del cinema (già nel 1941 aveva lavorato con Mario Soldati per il film Piccolo Mondo Antico), Patellani è amico di Carlo Ponti, Mario Soldati, Dino De Laurentiis, Alberto Lattuada e con loro stabilisce un sodalizio professionale che lo rende testimone privilegiato sul set di molti film girati in Italia. Ritrae così tutti i più importanti attori e registi, da Totò a Sofia Loren, da Ingrid Bergman a Gina Lollobrigida, da Silvana Mangano a Elsa Martinelli, da Anna Magnani a Giulietta Masina, da Fellini e Visconti a De Sica. Parallelamente frequenta artisti e letterati, salotti mondani e studi di pittori (Thomas Mann, Carlo Carrà, Giuseppe Ungaretti, Elio Vittorini, Ardengo Soffici, Filippo de Pisis). Le sue fotografie sono ancora oggi incredibilmente attuali perché prive di retorica; documentando la realtà in modo autentico, intatto, sincero. Anche per questo il lavoro di Patellani appare ancora oggi attuale testimoniando, a posteriori, gli sforzi compiuti dagli italiani per la costruzione di un’identità comune, fatta di molti intrecci, di sfumature culturali e di costume.
Alessio Crisantemi
mostra visitata il 3 maggio
Dal 23 aprile al 13 settembre 2015
Federico Patellani, professione fotoreporter
Palazzo Madama – Corte Medievale
Piazza Castello, Torino
Orari: Dal martedì al sabato ore 10-18
Domenica ore 10-19
Info: www.palazzomadamatorino.it