Un edificio, un tempo adibito a fabbrica, con un cortile interno. Alcuni gradini e si accede alla galleria, attraverso un breve ingresso intonacato bianco. Flavio Favelli ( Bologna, 1967) cambia i connotati dell’ambiente e ricostruisce uno spazio interiore ”una tomba, ma da vivo, una vera e propira casa”, luce e buio inclusi.
Plafoniere al neon, realizzate dall’artista, illuminano trasversalmente le opere. Sono ingombranti assemblaggi di legni, piastrelle, specchi, guarnizioni arredative, sedie, coperti da tinte pacate ed evocative. Oggetti/sculture claudicanti ma ossessivamente ordinati nella loro frammentata aggregazione. Rifugi e archivi della memoria, condensazioni di vissuto riconoscibili solo attraverso un incontro fisico, diretto.
Poi il percorso si distende e l’emozione, l’attesa compressa, si placa nella pausa della grande stanza terminale, di cui Favelli esplicita l’essenza. Niente di rassicurante. A terra tappeti persiani tagliati a pezze e ricuciti accostando tessiture contrastanti. Poi un grande letto-piedistallo e, al centro, un portale incoronato da una balaustra verniciata. La soglia è sottolineata da un fragile cancello semiaperto. Due montanti e un architrave, simmetrici solo in apparenza: a terra, nasce dal buio una protesi lignea che abbraccia il pilastro, e porta un rubinetto. Forse uno spiraglio attraverso cui la linfa vitale può scorrere per sgorgare al di là del margine segnato.
articoli correlati
vetrina dell’ostensione
moltitudini-solitudini
biennale di venezia-clandestini
federica bianconi
mostra visitata l’8 novembre 2003
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…
Visualizza commenti
Una mostra davvero stupenda: semplicità e calore. una vera casa!
COMPLIMENTI FLAVIO!!!!