Da domenica otto settembre, fino a sabato 14 la Gam di Torino offre al pubblico la possibilità di assistere al Gam Video Festival, il primo festival torinese interamente dedicato alla videoarte organizzato da un’istituzione pubblica. Il festival si svolgerà per tutta la settimana nello spazio aperto dell’Arena Paolini della Gam dalle 21 e 30 in poi.
La videoteca ha iniziato la sua attività nel 1999 e si è proposta fin dall’inizio come fucina vivissima di eventi, incontri e nuove proposte rivolte a una delle forme d’arte attualmente più in voga. Il suo archivio conta oggi circa 1400 titoli, tra documenti storici e nuove produzioni di giovani italiani, alcune delle quali espressamente commissionate agli artisti dal museo.
E ora, a completare la propria attività, la Videoteca apre ad altre istituzioni pubbliche europee che da anni lavorano in questo fertile e nuovo settore artistico. Perciò il festival si qualifica come un’operazione di sicuro interesse, che coinvolge dinamicamente alcuni dei maggiori centri d’arte contemporanea europei: dal Centre Georges Pompidou di Parigi al Museo Ludwig di Colonia, fino ad arrivare alla Tate di Londra e a Montevideo di Amsterdam, passando per il CIVC di Hérimoncourt, l’Argos di Bruxelles, il Meiac di Badajoz, il Centre pour l’image contemporaine di Ginevra e il famosissimo ZKM di Karlsruhe.
A ognuna di queste istituzioni sarà dedicata una serata, nel corso della quale sarà proposta al pubblico una selezione dei video facenti parte del loro archivio. Molti tra i direttori e curatori dei diversi centri d’arte europei saranno inoltre chiamati ad intervenire personalmente, introducendo i video e documentando le scelte da loro condotte.
La prima serata della rassegna ha avuto per protagonista il Centre Georges Pompidou di Parigi e ha presentato lavori di artisti come Nam June Paik, Tricolor Video, Robert Fillou, Télepatic Music, Johan Grinoprez, Dial History, Chris Marker e Matthieu Laurette, introdotti dalla curatrice del settore new media del museo francese Christine Van Assche. Il programma di questa sera prevede invece una selezione di lavori dell’archivio del Museo Ludwig di Colonia, cui faranno seguito le altre istituzioni nei giorni seguenti.
Com’è noto il video rappresenta oggi uno dei mezzi espressivi privilegiati per le nuove generazioni di artisti: un territorio ancora tutto da esplorare che però, come l’evento organizzato dalla Gam di Torino lascia intendere, ha già alle spalle una storia importante.
Nel corso delle serate il pubblico torinese potrà infatti attingere a un patrimonio culturale denso di risorse e, per molti, ancora ricco di novità da scoprire: sia dal punto di vista sia della ricerca artistica più avanzata, sia della storia dell’arte recente. Una storia contemporanea che si trova spesso e volentieri a fare i conti con linguaggi nuovi e diversi, che hanno da fare con le più moderne tecnologie.
maria cristina strati
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www.gamtorino.it
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