Categorie: torino

Fino al 14.X.2001 | Transiti | Pinerolo (to), Galleriasommeiller

di - 11 Ottobre 2001

La Galleriasommeiller divide il suo spazio tra i due autori fisicamente, indica forse un percorso, ma non in modo esplicito. All’ingresso troviamo le opere di Roberto Bottero, autentiche “deposizioni” di strati di colore e di forme ottenute partendo da materiali fotografici convenzionali che vengono in seguito riuniti e trasferiti su supporto cartaceo. Il libero intervento manipolatorio arriva alla contaminazione e all’improvvisazione istinitiva ottenuta con inserimento di colori e forme che contribuiscono allo straniamento e obbligano ad una sosta riflessiva su quanto rappresentato in “Mutations”, dove il confine tra svolgersi immutabile del ciclo naturale e l’intervento umano si sgretola rivelando orizzonti inquietanti che sembrano sfuggire ad un ordine predefinito lasciando un senso di sgomento sull’opera dell’uomo che viene bilanciata con il gruppo di immagini che fanno parte di “Inside”, rappresentazione del segreto del tempo e della natura che custodisce i codici della vita e ne distribuisce la stratificazione a perenne testimonianza della possibilità conservativa e rappresentativa di un passato che era vita dominante e riporta equilibrio alla nostra funzione. All’estremità della galleria una tenda ci introduce al cospetto dell’opera di Liliana Grueff, “Antropografie”,inconsueta nella sua disposizione orizzontale. E qui entriamo in un mondo sospeso, estremamente evocativo, che ricorda le migliori opere di Biasucci come quella presente alla Biennale a Torino, illuminato con rara maestria che colpisce e lascia quasi sgomenti mentre si osserva lo svolgersi circolare dell’evento uomo, reso attraverso le sue tracce millenarie in un movimento centrifugo, di espansione che supera tranquillamente lo spazio espositivo e ci trasporta alla scoperta di noi stessi attraverso quelle che sono le nostre testimonianze le nostre tracce. E tutto questo avviene quasi senza potersene accorgere, il nostro sguardo viene catturato mentre cerchiamo di orientarci, e perdersi osservando questi segni ci aiuta a capire il nostro passaggio, il suo senso, e forse il concetto di eternità contrapposto a quello tipicamente umano della brevità.


Paolo Viridian
mostra visitata il 22 IX 2001



Galleriasommeiller, Via Sommeiller 16, Pinerolo (TO)
Ingresso libero
orario: da giovedi a sabato dalle 16.30 alle 19.00
Per informazioni:
Maria Erovereti
Fondazione Italiana per la Fotografia , via Avogadro 4, Torino
Tel. +39.11.544.132/546594
e-mail fond.foto.stampa@libero.it



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  • non mi è assolutamente chiaro il senso di questa esposizione. dalle parole di chi recensisce la mostra colgo un certo sgomento, smarrimento...è forse questo il messaggio che hanno voluto lanciare i due artisti? o forse la loro opera pare incomprensibile per un semplice fatto di mancanza di un chiaro messaggio?

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