Il 17 dicembre scorso il mondo ha celebrato il centenario del volo a motore. Nel 1903, Orville Wright fu artefice del primo volo umano. Insieme al fratello Wilbur furono gli apripista di un progresso destinato a cambiare le abitudini di tutti per sempre.
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino celebra – fino al prossimo 15 febbraio – questo anniversario con una mostra allestita grazie alla collaborazione dell’Alenia Aeronautica che, proprio nel 1903, iniziò ad avere un ruolo di primaria importanza nel settore; con manifesti, pitture e sculture aeronautiche del Novecento italiano.
Strettamente legata al movimento futurista, la mostra si snoda all’interno della Mole Antonelliana accogliendo curiosità, ma anche recenti produzione tecnologiche che non mancheranno di interessare appassionati e profani in materia. Solo apparentemente distante dalla settima arte, l’aviazione si rivela strettamente collegata a partire dagli avvenimenti storici che fanno della città di Torino fulcro di entrambe, con personaggi quali il regista Howard Hughes ed il documentarista Luigi Freddi fondatore del Centro Sperimentale di Cimatografia.
L’esposizione si articola intorno a tre coordinate intercorrelate: la tecnica, l’arte ed il futurismo che sulla velocità e sulle nuove tecnologie basò le proprie prospettive affascinando la massa e proiettandosi direttamente nella modernità.
Il Museo Caproni – insieme ad altri prestatori pubblici e privati – ha messo a disposizione opere di: Depero, Wildt, Balla, e Sironi fra i tanti; tutte esposte all’interno dell’Aula del Tempio (cuore del Museo del Cinema) che, per l’occasione è stata arricchita con una riproduzione della macchina volante di Leonardo.
Lo spettatore dovrebbe costantemente tenere a mente quest’affermazione dannunziana, durante la visita: “E’ cosa divina. Divina e per ora inesprimibile. Il momento in cui si lascia la terra è di una dolcezza infinita. Si sente allora il nascere di una sensazione nuova. Ne ho il cuore colmo… non penso che a volare ancora. E’ un nuovo bisogno, una nuova passione .”
Passione che accompagna ogni tema trattato con esempi e modelli e con un esaustivo catalogo a cura di Maurizio Scudiero, Massimo Citrulli e Gregory Alegi, all’interno del quale sono riprodotti tutti i manifesti presenti in mostra, accompagnati da fotografie e saggi critici che lo rendono prezioso strumento di approfondimento.
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emanuela borgatta
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