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Fino al 15.VII.2001 | Pierpaolo Calzolari | Torino, Galleria Giorgio Persano

di - 9 Luglio 2001

Pierpaolo Calzolari ha fatto parte del nucleo storico del movimento Arte Povera, sorto alla fine degli anni Sessanta e consacrato recentemente dalla mostra alla Tate Modern Gallery di Londra. Conforme alla poetica dei poveristi, Calzolari presenta alla Galleria Persano alcune installazioni – una delle quali appena tornata dalla Fiera di Basilea – in cui la Materia, sotto i più diversi aspetti, diventa strumento necessario per veicolare il Concetto.
L’artista usa oggetti banali, presi dalla quotidianità – un abito femminile, un ventilatore, un uovo, delle rotaie – accostandoli in modo da spiazzare le aspettative del visitatore, spinto ad assumere una nuova identità: non più soltanto spettatore di un’opera compiuta, ma parte integrante di un evento che si crea e si trasforma continuamente sotto i suoi occhi. Così, il vestito, gonfiato dall’aria prodotta dal ventilatore, vola verso l’alto, le rotaie fanno scorrere un tavolo su cui è posta una scultura di cera, mentre l’uovo fa parte di una complessa apparecchiatura idraulica. Non esiste più uno schema gerarchicamente logico entro il quale inscrivere le immagini prodotte dall’artista, bensì esse colpiscono il guardante da varie direzioni, attivando in lui l’esperienza della “Meraviglia”, di cui parla Luciana Rogozinski nella presentazione della mostra.
Tutte le installazioni esposte sono il risultato di tecniche e generi espressivi diversi, dalla pittura alla scultura in cera, all’uso di strumenti tecnici che riproducono il movimento: è inevitabile rimanere coinvolti nella scoperta graduale dell’universo mutevole creato da Calzolari. L’elemento ventoso e quello liquido, il movimento oscillatorio o vibratile rendono l’ambiente calzolariano, per usare le parole della Rogozinski, “un fatto plastico a evoluzione continua”, policentrico; e in questo spazio “il visitatore partecipa, in quanto materiale psicofisico malleabile, all’esperienza dello squilibrio, dell’illuminazione e della trasformazione, a cui l’intera Opera lo richiama”.
La Rogozinski sintetizza in questo modo il significato del gesto artistico di Calzolari: “Nella stessa vita quotidiana perciò – secondo la poetica interna al gesto di Calzolari – si possono spalancare Apparizioni che inaugurano (o riportano) il tempo significativo, ma che possono presentarsi indifferentemente sotto vesti umili o sontuose, per il tramite del gesto artigianale o dello strumento tecnologico e che, mediando sempre fra Astrazione e organicità concreta, svolgono implicitamente le funzioni di un’angelologia laica”.







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Giorgia Meneguz


Pierpaolo Calzolari. Torino, Galleria Giorgio Persano, Piazza Vittorio Veneto n.9, 10124, tel. +39 011 835527, fax +39 011 8174402, e-mail persano.g@tin.it.
Fino al 15 luglio 2001.
Orario di visita della mostra: da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.30.
Ingresso libero.
Catalogo: NO.
Accesso disabili: NO; audioguide: NO; bookshop: NO; bar: NO; tempo visita: 30 minuti.


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  • Bellissima ripresa di elementi promordiali, gli spazi della galleria torinese sembrano ottimi.

  • Veramente originali le installazioni che Pierpaolo Calzolari presenta alla Galleria Persano. Preferisco l'Arte Povera degli anni Sessanta.

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