Egitto terra di misteri, leggende, profezie. Ma anche egittologia, la branca dell’archeologia che si occupa della civiltà nilotica: le testimonianze di viaggiatori e studiosi che rimasero affascinati dall’Egitto sono in mostra alla Biblioteca civica di Moncalieri.
Il percorso espositivo si sviluppa in tre sezioni: “Il Nilo della riscoperta”, “Il Nilo della memoria” e “Dal Nilo al Deserto”: la prima è dedicata al periodo in cui si costruì il mito della civiltà egizia, a partire dall’epoca classica fino ad arrivare alla decifrazione dei geroglifici; la seconda alla memoria del viaggiatore, che tornava in patria con aneddoti e racconti di questo mondo così diverso da quello occidentale, e la terza ai monili di provenienza beduina
Il fascino dell’Egitto ha radici classiche, a partire da Erodoto (il primo a descriverne gli usi, i costumi e l’arte), i viaggiatori che si recavano in questa affascinante terra tornavano in patria con disegni e diari dell’avventura e spesso si dedicavano allo studio della civiltà di Ramsete.
L’esposizione propone gli studi e le pubblicazioni di grandi nomi della cultura e della scienza che, a partire dal Cinquecento, si interessarono della civiltà egizia. Prospero Alpino, nel 1591, scrisse la prima opera sulla medicina in Egitto; il padre gesuita Athanasius Kircher, nella seconda metà del Seicento, studiò le iscrizioni geroglifiche degli obelischi, ma essendo ancora legato ad un concetto mistico, considerò tale scrittura come un insieme di “sacri segni” e quindi comprensibile solo a pochi iniziati (in mostra la sua riproduzione dell’obelisco di Piazza Navona a Roma, detto il Pamphilio).
Bisogna però aspettare la spedizione napoleonica per avere il prima dettagliata descrizione scientifica della terra dei faraoni; la pubblicazione delle ricerche effettuate durante la spedizione, che avvenne in prima edizione nel 1809, ebbe come titolo Description de l’Égypte. Essa è considerata dalla critica la base da cui nacque la moderna egittologia, poiché si riteneva presentasse descrizioni scritte e relative tavole sinottiche e raccontasse con rigore scientifico ogni aspetto della vita nel paese, dalla storia dell’arte alla vita quotidiana, dalla flora alla fauna (in esposizione un ingrandimento di una delle più belle tavole della Description: la tavola a china e acquerello rappresentante una colonna del tempio di Dendera). Proprio durante la campagna militare venne ritrovata la stele di Rosetta (in copia nella mostra) che nel 1822 permise a Champollion di decifrare la scrittura geroglifica grazie all’iscrizione scritta in greco e egiziano.
La terza sezione della rassegna concentra l’attenzione sull’attualità e sulle tradizioni locali della cultura beduina grazie alla suggestiva presenza di monili e abiti. L’epoca contemporanea è “rappresentata” dal quaderno di viaggi Carnet d’Egypte del pittore Ezio Gribaudo che sottolinea come il coinvolgimento e l’interesse per la cultura nilotica non sia mai venuto meno.
Accompagnano la mostra numerosi eventi collaterali tutti a ingresso libero: conferenze, laboratori per ragazzi, concorsi di scrittura con storie ispirate all’Egitto e visite guidate al Museo Egizio di Torino.
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www.comune.moncalieri
Claudia Pernumian
mostra visitata il 2 gennaio 2002
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