A dieci anni dalla scomparsa del regista ed attore Luis Trenker il Museo Nazionale della Montagna presenta questa importante rassegna che ha come tema centrale il filone del cinema di montagna. Una mostra voluta anche dalla Regione Piemonte e dal CAI, promossa dall’International Alliance for Mountain Film. Per la prima volta in Italia viene presentato un corpus completo di opere che rendono omaggio al regista, ma anche al filone cinematografico sulla montagna.
Luis Trenker nacque nel 1892 ad Ortisei, Val Gardena, visse in una terra in bilico tra differenti tradizioni che segnarono profondamente la sua formazione, da una parte il mondo germanico, dall’altra la cultura italiana. Dicotomia che rappresenta un elemento fondamentale per la corretta lettura della sua opera. La mostra ben allestita si articola in modo da proporre al pubblico, con ritmo serrato, una serie di cartelloni originali dei film, molti provenienti dalle collezioni del Museo, altri appositamente acquistati per l’occasione. Si possono ammirare documenti fotografici delle riprese di alcuni film che segnarono fortemente il filone del cinema di montagna, purtroppo presto dimenticato e poco considerato dalla critica di settore. Nel catalogo sono presenti molti saggi che fanno luce su alcuni aspetti del cinema tedesco, principalmente il Bergfilm – come già accennato il filone legato alla montagna – per approdare poi all’Heimatfilm che in Italia è conosciuto solo dai cultori della materia. Nei video che vengono proiettati, alcuni spezzoni dei film più significativi, cortometraggi ed intervista, si può inoltre analizzare più da vicino l’opera di Trenker, il suo linguaggio cinematografico che si evolve dall’essere drammatico nel periodo della guerra e maggiormente pacato negli anni del dopoguerra. Un’altra interessante chiave di lettura può essere quella più prettamente legata ad un aspetto che possiamo definire di “costume”. Nei film di Trenker si può osservare anche l’evoluzione che ha subito l’alpinismo nell’ultimo secolo.
Parallelamente alla mostra da febbraio partirà un’iniziativa interessante per approfondire maggiormente la conoscenza col cinema di Trenker. Verranno proiettati regolarmente i suoi lavori più significativi, sia come regista che come attore, da I cavalieri della montagna del 1930 fino ad arrivare ad opere significative come Montagne in fiamme del ’36. I cultori della materia avranno modo di approfondire le proprie conoscenze di questo filone poco conosciuto ma non per questo motivo meno significativo.
Va ancora una volta sottolineato come il Museo Duca degli Abruzzi occupi una posizione di rilievo nella diffusione della cultura legata alla montagna, e va evidenziata la serietà degli intenti che sempre hanno come esito manifestazioni curate nei minimi dettagli.
Michela Cavagna
Mostra visitata l’11 Gennaio 2001
Artista concettuale e pioniere dell’arte multimediale, Tullio Brunone ha da sempre svolto una ricerca artistica rigorosa sullo sviluppo tecnologico e…
Si è spenta oggi Mathelda Balatresi: nata in Toscana nel 1937, napoletana d’adozione, è stata un’artista elegante e potente, dalla…
Il programma 2025 promosso dal Comune di Barcellona promette un percorso espositivo tra arte, design, fotografia e cinema, con proposte…
Maurizio Cattelan curerà, insieme a Sam Stourdzé, una mostra all’Accademia di Francia a Roma: negli spazi di Villa Medici, la…
Sergio Bonelli pubblica una nuova graphic novel dedicata alla straordinaria vita di Otama Kiyohara, pioniera nell’integrazione tra arte orientale e…
A Milano nasce la Fondazione Emilio Scanavino, per celebrare un maestro del Novecento: si inaugura con una mostra che racconta…