L’ormai quasi ventennale ciclo di esposizioni fotografiche curato da Daniela Palazzoli “La fotografia vista da…”, voluto dall’associazione Amici Torinesi dell’Arte Contemporanea e della GAM di Torino con la collaborazione straordinaria del Museo del Cinema di Torino, vede come protagonista dopo gli interventi di Arbasino, Sciascia, Brodskij, Colombo, Aulenti, Calasso, il celebre architetto Renzo Piano.
La mostra sotto suggerimento dell’architetto genovese affronta la nascita dell’istantanea fotografica e il suo ruolo germinativo nella creazione del cinema, grande passione dei Piano in particolare quello di Antonioni, la cui conclusiva scena dell’esplosione della casa in Zabriskie Point è presentata nella mostra come simbolo dell’attimo fuggente tra foto e cine.
Il percorso espositivo appronta una riflessione storiografica attraverso la fotografia sulla necessità dell’uomo di cristallizzare il movimento, frammentarlo e studiarlo, per poi riscoprire
Alla Pinacoteca è il cuore dell’evento: l’itinerario articolato in diverse sezioni inizia con l’ “Animal locomotion” di Muybridge, la cromofotografia del “Saltatore con l’asta” di Marey, proseguendo con il sorprendente (per l’epoca) “Schiaffo” di Bragaglia e la “Corona di latte” di Edgerton, così sviluppando un interessante percorso pionieristico-scientifico nella ricerca e nel conseguimento dell’istantanea. Si procede con la successiva nascita e affermazione del foto-giornalismo, lasciandoci alle spalle il cosiddetto
L’intento è più didattico-storico che artistico, non a caso la prima parte si rivela chiara e interessante, successivamente, di fronte alla presentazione dei generi fotografici, si perde la linea narrativa e la comprensione immediata del percorso di visita, complice un allestimento non intuibile, e troppo sintetico nella presentazione delle diverse sezioni. Un peccato per una mostra ricca di potenzialità. Da segnalare dal 17 dicembre la rassegna organizzata dal Museo dal cinema “Il tempo e il suo cinema” volta ad illustrare, attraverso i film di Godard, Tarwoskii, Snow, Warhol, il concetto di tempo e dinamismo tra istantanea, fotogramma e pellicola.
pietro bussio
mostra visitata l’ 8 novembre 2003
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