Categorie: torino

fino al 18.V.2008 | Diana Baylon | Torino, Miaao

di - 6 Maggio 2008
L’arte di Diana Baylon (Bevagna, 1920) sorprende per l’aura che ne emerge, in grado di estasiare attraverso armoniose forme geometriche, impreziosite dalla rifrazione della luce. Un’artista eclettica, che sperimenta materiali differenti, tramutandoli in opere d’arte e oggetti di design. La mostra che le dedica il Miaao permette di coglierne l’ampio corpus produttivo e di ripercorrerne i tratti salienti della biografia.
Alcune immagini la ritraggono bambina, insieme al padre, l’aviatore Dante Pagnotta, da cui eredita la passione per il volo. Un modello di vita, l’Edipo, così lo definisce l’artista, irrinunciabile, che è stato l’esempio cercato nella scelta del partner. Nel 1940 sposa Pier Nicola Ricci, un uomo che si rivela lontano dall’immagine paterna, che le aveva ispirato ideali di bellezza, coraggio e generosità. Così, nel 1946 si separa, dando scandalo nell’Italia del tempo. L’anno successivo, l’incontro con Giuseppe Baylon muta positivamente la sua esistenza.
Diana si avvicina all’arte da autodidatta, inizialmente in chiave figurativa. Paesaggio di mare è un’opera di questo primo periodo, in cui emergono elementi fauviste. Ma è la produzione degli anni ’60-‘80 a rappresentare al meglio la sua notevole fioritura artistica, caratterizzata da un netto passaggio all’astrattismo.
In questo quadro, gli oggetti di design di Baylon assurgono allo statuto di autentiche opere d’arte. In Volo, un tappeto realizzato in lana, il disegno sembra librarsi alla stregua delle tenui pennellate di un quadro. Non è certo stato facile, per questa donna indipendente, affermarsi nella società maschilista dell’epoca, che deteneva il monopolio dell’arte. Così, districandosi fra il ruolo di moglie-madre e quello di artista, emerge una inesauribile energia.

Dopo una prima fase, l’arte di Baylon è influenzata dalle esperienze delle avanguardie e dal futurismo in particolare. Alla fine degli anni ‘60 si consolida tuttavia l’amicizia con Lucio Fontana e, grazie a questo rapporto, nasce la sperimentazione con nuovi materiali. L’alluminio si lascia compenetrare dalla geometria e attraversare da campiture di luce. Una grammatica della creazione in cui la rifrazione crea movimenti intimi, complessi. Cromatismi che mutano con l’intensificarsi o il diffondersi della luce, a sottendere lo scorrere del tempo. Figure che incarnano il moto, lo slancio nell’etere. Il fulcro è costituito dalla tematica del volo, fisico e spirituale. Negli anni ’70, Baylon si dedica alla progettazione di mirabili gioielli, in cui permane il dinamismo intrinseco e la vitale geometria.
Il decennio successivo è caratterizzato da una ulteriore metamorfosi. Il plexiglas diventa la materia con cui plasmare forme capaci di racchiudere essenze. Anche i materiali più poveri acquistano duttilità e forma: in Autoritratto, strisce di carta danzano lievi, impreziosite da una fitta scrittura. Segno vitale di un passaggio nel mondo.

Pur attraversando periodi assai differenti tra loro, permane evidente un fil rouge: Diana Baylon è un’artista che insegue la materia. Come dichiara lei stessa, “ogni giorno la materia mi maltratta, lei è molto lenta e io sono molto veloce”.

paola simona tesio
mostra visitata il 26 aprile 2008


dal 19 aprile al 18 maggio 2008
Diana Baylon – Artista per il design
a cura di Adolfo Ricci
MIAAO – Museo Internazionale Arti Applicate Oggi
Via Maria Vittoria, 5 (centro storico) – 10123 Torino
Orario: da martedì a venerdì ore 16-19.30; sabato e domenica ore 11-19
Ingresso libero
Catalogo Silvana Editoriale, € 35
Info: tel. +39 0110702350; argh@miaao.org; www.miaao.org

[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

A Reggio Emilia il flusso continuo di parole su schermo: è il nuovo progetto di Francesco Jodice

Mi hanno rubato l'automobile, modestamente è il nuovo progetto dell’artista napoletano visibile sulle vetrine di Neutro che mette insieme un…

28 Luglio 2024 15:00
  • Mercato

Maradona: all’asta la maglia della semifinale dei mondiali 1986

Prosegue la corsa dei cimeli sportivi all’incanto. Da Sotheby’s, la maglia indossata a Città del Messico da Diego Armando Maradona…

28 Luglio 2024 10:57
  • Beni culturali

La Via Appia diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: è il 60mo sito in Italia

La Via Appia, regina Viarum, uno dei monumenti più durevoli della civiltà romana, è stata inscritta nella Lista del Patrimonio…

28 Luglio 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

28 Luglio 2024 10:15
  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01