19 febbraio 2013

Fino al 2.III.2013 Gosia Turzeniecka, Con il titolo Galleria Glance, Torino

 
Incontri, pensieri, memorie e sogni che l'artista polacca riduce all'osso esprimendo con sicurezza ciò che l'esperienza e la sensibilità ci insegnano a cogliere. E che ci tocca, ci dirige, ci diversifica nella nostra esistenza -

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Nella mostra personale di Gosia Turzeneicka presentata alla Galleria Glance di Torino e curata da Ivan Fassio, sono proposti i lavori eseguiti dall’artista polacca negli ultimi anni. Bastano poche linee a Gosia per descrivere un pensiero, un’emozione, uno stato d’animo, un ricordo, che sulla carta si espandono in acqua e colore arricchendo di sfumature un tratto già significativo ed essenziale di per sé. Si tratta principalmente di acquerelli che rappresentano soggetti diversi, contenitori di vita anche quando inanimati: paesaggi, esseri umani e animali che descrivono in maniera forte l’assoluta interconnessione della singolarità al molteplice.

Guardarsi attorno, guardarsi dentro e guardare fuori verso orizzonti sconosciuti. Uno sguardo inteso come ricerca, conoscenza, esperienza e dunque vita, si manifesta in ogni lavoro dell’artista. In Pittore (2011) è quello dell’artista sul ritratto che sta componendo e sulla donna che sta ritraendo. Uno sguardo sull’arte, qui intesa come espressione della relazione con il mondo esterno, associata al proprio vissuto interiore: due individui distinti che si osservano e che si svelano, formando una nuova storia che appartiene e descrive entrambi, in quel caso espressa dal ritratto. L’arte come ricerca e conoscenza del mondo e di sé emerge anche in Autoritratto (2009), in cui l’artista, immersa nella natura fino quasi a diventarne parte, con-fondendosi in essa, ritrae se stessa più volte, sovrapponendosi su un foglio (o diversi?), come per scoprire e svelare i vari strati del proprio essere.
Non vi è mai però il solo o la solitudine di per sé nelle opere di Gosia, ma una riflessione acuta sull’individualità e la sua implicita relazione con l’ “altro”. Nelle diverse versioni di Dana e Korina (2008), sono due individui che avvicinandosi si uniscono, diventano un abbraccio e formano una cosa sola. Al contrario, in Al castello, (2012) il viso “nascosto” dell’uomo sdraiato accanto ad una donna separa l’intimità della coppia a letto, differenziandone le singole personalità.
Attraverso i suoi lavori, l’artista ci racconta delle storie che non si riducono solamente a episodi di vita vissuta, ma che esprimono un concetto intenso di vitalità, di pulsione che ha bisogno di spazio, confronto e diversificazione per esistere ed emergere. Nel palazzo raffigurato in Block (2012), tra le storie di vita contenute negli alloggi che si percepiscono e si intravedono dall’esterno tramite le finestre e i balconi, ve n’è una che passa inosservata, che si confonde con i vani scala nella struttura dell’edificio: una finestra bianca, sbarrata, che nasconde quel rifugio ormai svuotato che continua però a vivere, a trasmettere e a raccontare il passato che lo abitava. Una barriera che forse aspetta di essere abbattuta, per dare spazio nuovamente alla vita, non solo nella memoria.

Sara de Paoli

Mostra visitata il 16 gennaio 2013

dal 15 gennaio al 2 marzo 2013
Gosia Turzeniecka, Con il titolo
A cura di Ivan Fassio
Galleria Glance
Via San Masimo 45 (interno cortile) – (10123) Torino
Orari: da martedì a sabato 15:30-19:30 o su appuntamento
Info: 345 3364193, info@galleriaglance.com, www.galleriaglance.com

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