15 settembre 2005

fino al 2.X.2005 Il fotogiornalismo in Italia 1945 – 2005 Torino, Palazzo Bricherasio

 
350 immagini firmate dai più grandi reporter, archivi e agenzie. E poi copertine, pagine di giornali e servizi. E il famoso spogliarello immortalato da Tazio Secchiaroli in quella dolce vita romana…

di

“La storia del giornalismo per immagini rimane una storia per molti versi mai raccontata”. Sono parole di Uliano Lucas, fotoreporter e curatore di questa Biennale di Fotografia tutta dedicata al fotogiornalismo italiano. Divenuto, nel suo progetto espositivo sezionato in undici nuclei temporali, un itinerario dove ripercorrere i principali avvenimenti di cronaca e di costume del nostro Paese, e soprattutto l’evolversi del linguaggio visivo. Inevitabile termometro e insieme prodotto dei mutamenti socio-politico-economici nonché tecnologici, succedutisi nell’arco di sessant’anni di storia nazionale. Un linguaggio testimoniato sia dalla singola immagine scattata dal fotoreporter di talento o frutto del lavoro di agenzia, come dalla copertina di un settimanale o dalla pagina di un quotidiano. Le cui riproduzioni, poste accanto alla foto di riferimento, spesso aiutano a comprenderne le perpetue oscillazioni di messaggio, in bilico tra denuncia e intrattenimento da rotocalco. Perché, secondo quanto emerge dalla mostra, dopo l’iniziale entusiasmo per una fotografia di testimonianza durante gli anni della ricostruzione post-bellica –esemplare il reportage in Sardegna di Federico Patellani Vita di minatore per il settimanale Tempo– l’informazione per immagini sembra, col tempo, indirizzarsi più verso l’evasione a discapito dell’approfondimento.

Così, ha inizio un lungo fiume tranquillo per il nostro fotogiornalismo contrastato da due momenti forti: l’indipendenza dei freelance degli Anni ’50 e l’avvento del ’68. I primi, liberi dalle regole imposte dalle numerose agenzie costituitesi in quegli anni, – che vantano anche la nascita del paparazzismo e di fotografi famosi come il romano Tazio Secchiaroli – realizzano servizi su tematiche scelte da loro stessi. Che vanno poi a vendere a giornali illuminati come Settimo Giorno, L’Illustrazione italiana o Mondo, ben disposti a pubblicarne il taglio personale su una pluralità di soggetti. Dalla Repubblica Popolare Cinese vista da Caio Garrubba alle immagini di una Milano periferica colta dall’obbiettivo di Ugo Mulas, contro quella intellettuale da Bar Giamaica di Alfa Castaldi. Foto molto poco documentarie, ma piuttosto letterarie che si fanno incalzante reportage negli anni della contestazione e della successiva stagione del terrorismo. “L’immagine nuova, diversa, irrompe dagli strappi della storia, quando c’è conflitto –afferma il fotoreporter Tano D’Amico– Quando si mette in discussione un regime, il primo a cambiare è il modo di vedere”.

Sono anche gli anni che vedono nascere gli staff fotografici proprio nel cuore dei quotidiani, per catturare il momento della protesta o del fatto di sangue e darne notizia il più velocemente possibile. Un esempio su tutti, gli scatti da cronaca nera dei fotografi de La Stampa di Torino Ugo Liprandi e Piero De Marchis. Poi, lo stile pubblicitario tipico degli Anni ’80-’90 s’impone come modello fino a travalicare i confini del rotocalco d’immagini e a determinare la fine di un certo fotogiornalismo d’inchiesta, che permane ancora oggi.

link correlati
www.lastampa.it/fotogiornalismo
 
claudia giraud
mostra visitata il 1 settembre 2005


XI Biennale Internazionale di Fotografia
Il fotogiornalismo in Italia 1945 – 2005
Torino, Palazzo Bricherasio, via Lagrange 20 – Orario di visita: lunedì chiuso – Da martedì a domenica 15.30 – 22.30 – Giovedì: 10.30 – 22.30
Ingresso: Intero: € 7,00 – Ridotto: € 5,00 (studenti fino a 26 anni, militari, over 65 anni) – Gruppi e convenzioni: € 6,00 – Bambini Euro 3,50 (da 6 a 14 anni)
Prenotazioni: Ufficio gruppi Palazzo Bricherasio: Tel. 011/5711807
Sezione didattica – Fondazione Italiana per la Fotografia – Maria Riccobene
Info e prenotazioni Tel. 011.19719440 – 41 (9.00 – 13.00)
E Mail didatticafif@libero.it
Percorsi didattici e visite guidate per scuole su prenotazione – Da lun. a ven. 9.00 / 13.00 – 14.00 /15.15 – Progetto, produzione e organizzazione: Fondazione Italiana per la Fotografia
Patrocinio: Ministero dei Beni Culturali – Ordine dei Giornalisti e dei Fotogiornalisti – In collaborazione con Fondazione Palazzo Bricherasio
A cura di Uliano Lucas
Ufficio Stampa: Fondazione Italiana per la Fotografia – via la Salle 17 – Torino
Catalogo: Fondazione italiana per la Fotografia in collaborazione con Editrice La Stampa, Torino – Per informazioni: Daniela Trunfio Tel. 011.19719440 – 41
E Mail fond.foto.stampa@libero.it; www.fif.arte2000.net  

La mostra sarà accompagnata da un convegno e da una serie di interventi rivolti alle scuole e curati dalla sezione didattica della Fondazione. Paparazzi Reporter e Artisti della FotografiaLe Passeggiate Serali Di Willy Beck A Palazzo Bricherasio

In occasione della mostra, il critico Willy Beck accompagnerà il pubblico attraverso percorsi di approfondimento che toccheranno via via i sgeuenti argomenti: Il mestiere di reporter; la cronaca, il cinema, lo sport; editori, agenzie fotografiche, giornali e priodici: la storia del nostro Paese.

Le visite si svolgeranno: giovedì 15 – 22 e 29 settembre dalle ore 20.30 alle 22.00 – (gruppi non superiori alle 25 persone) – 12.00 Euro a persona (bigllietto d’ingresso incluso) – Prenotazioni a partire dal 1 settembre – Palazzo Bricherasio tel. 011.5711811


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