Categorie: torino

Fino al 2.XII.2001 | Piero Gobetti e Felice Casorati 1918-1926 | Torino, Palazzo Reale

di - 22 Novembre 2001

Teorico politico ed appassionato critico d’arte, Gobetti, nel 1926 pubblicò una monografia su Casorati, indicando alcuni dipinti che oggi troviamo in mostra.
L’esposizione, curata da Maria Mimita Lamberti, pur partendo dalla relazione tra il pittore e l’intellettuale torinese, si allarga ad amici quali: Carlo Levi, Nicola Galante, Francesco Menzio, Gigi Chessa e Nella Marchesini.
L’universo-Casorati si apre con “Giocattoli” (1915-1919) per essere, poi immediatamente catturati dagli sguardi e dai corpi delle sue donne. Semplici ed aristocratiche, severe e malinconiche le donne di Casorati sono costantemente in bilico, nell’attesa di qualcosa o qualcuno. Bellissima “Ada” del 1915, una terracotta verniciata di blu e verde che, come del resto le altre opere, meriterebbe più spazio per esser ammirata. E poi ancora, Il ritratto di Piero Gobetti, che l’artista dipinse nel 1961 per l’inaugurazione del Centro studi Piero Gobetti; “Un uomo” (L’uomo delle botti), 1920; “La donna e l’armatura”, 1921 – prestati dalla GAM di Torino; “Disegno per una fanciulla addormentata”, 1921, una figura dalla serenità enigmatica; infine, il capolavoro che fu perso nell’incendio del Glaspalast di Monaco nel 1931, “Lo studio”, 1923, oggi riprodotto in un light-box.
Per quanto riguarda gli altri autori, sono in mostra sei dipinti di Nella Marchesini, un disegno e tre dipinti di Carlo Levi, tre dipinti di Gigi Chessa, due dipinti di Francesco Menzio, due xilografie di Nicola Galante, e una natura morta di Silvio Avondo.
L’amicizia tra l’affermato pittore e il giovane critico, editore antifascista, fondatore di riviste politico culturali, è raccontata non solo attraverso i dipinti amati da quest’ultimo, ma anche con documenti, incisioni, libri, fotografie e lettere autografe che contribuiscono a ricostruire un periodo storico, non troppo lontano, che sente nella voce delle armi l’unica parola in grado di confortare gli animi e di rendere giustizia ad ogni reale o finto sopruso. E’ l’inizio dell’era fascista ed insieme l’inizio dell’antifascismo in cui alcuni degli animi più vivaci si riconoscono ed esprimono la propria natura politica ed umana. Succede nella malinconica pittura di Casorati da tratti decisi e dalle forme luminose, morbide ma severe, grazie ad un attento gioco di luci, e accade nell’ardimentosa ed originale politica di Gobetti.

Articoli correlati
Francesco Casorati
Torino senza schemi

Federica De Maria
vista il 11 novembre 2001



Piero Gobetti e Felice Casorati 1918 – 1926 dal 30 ottobre al 2 dicembre 2001
Torino, Palazzo Reale – Archivio di Stato; P.zza Mollino
Orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 18.
Ingresso libero
Catalogo edito dalla Direzione Generale degli Archivi di Stato e da Electa, curato da Rosanna Maggio Serra, Informazioni: Centro studi Piero Gobetti, tel./fax 011.531429, www.centrogobetti.it



[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Artiste a Roma tra il 1910 e il 1950, una mostra necessaria e da scoprire

Nel Casino di Villa Torlonia, una mostra che restituisce uno spaccato di storia dell’arte da approfondire: in esposizione, le opere…

7 Luglio 2024 8:20
  • Mostre

Ode: si apre a Cavalese la mostra personale di Antonella De Nisco

Lungo la passeggiata sul Rio Gambis, a Cavalese fino al 29 settembre, sei grandi opere di Antonella De Nisco raccontano…

7 Luglio 2024 0:02
  • Progetti e iniziative

MUVE Mestre: arte e riqualificazione urbana

La proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia si estende nell'entroterra, trasformando Mestre in un nuovo polo culturale

6 Luglio 2024 16:00
  • Fiere e manifestazioni

Videocittà torna a Roma. Francesco Dobrovich ci racconta il festival della visione e della cultura digitale

Il direttore creativo Francesco Dobrovich ci racconta la settima edizione di Videocittà, il festival che anche quest’anno accende la più…

6 Luglio 2024 15:03
  • Premi

Ocypete, a Fabrizio Cotognini va il Premio internazionale d’Arte Casati

Nella suggestiva Maison a Saludecio, Casati e Archivio Paolini, fucine del Rinascimento Culturale italiano per la tutela del patrimonio contemporaneo…

6 Luglio 2024 14:00
  • Attualità

In che modo la cultura può essere uno strumento di diplomazia internazionale? Alcuni casi di doni e soft power

Intervista al Consigliere d’Ambasciata Marco Maria Cerbo, che ci ha raccontato la storia dei siti Unesco, dei panda cinesi e…

6 Luglio 2024 13:46