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Fino al 21.VII.2002 | Dal vero – Il paesaggismo napoletano da Gigante a De Nittis | Torino, Palazzo Cavour

di - 7 Maggio 2002

La mostra Dal vero, organizzata dalla Regione Piemonte in collaborazione con Palazzo Cavour, presentando circa un centinaio di tele, si propone non solo di illustrare in modo esaustivo l’esperienza della Scuola di Posillipo, ma anche di fornire una nutrita testimonianza delle numerose correnti e degli svariati approcci – italiani ed europei – legati alla produzione pittorica napoletana. Napoli fu, a cavallo tra il 1700 e il 1800, nonché durante l’avanzare di gran parte del diciannovesimo secolo, un’area privilegiata – un particolare centro nevralgico nel quale si incontrarono le differenti culture e le esperienze formative dei maggiori paesaggisti del tempo. La mostra, magistralmente curata da Mariantonietta Picone, è articolata in tre ampie sezioni. La prima di esse testimonia, non mancando di suggerire alcuni confronti con impianti vedutistici e paesaggi classicisti dell’epoca, l’importante attività della Scuola di Posillipo, nata appunto dall’unione di artisti stranieri di diversa e variegata formazione, tra i quali emergono Pitloo e Giacinto Gigante. Acquarello, tempera e olio, vengono in quel periodo impiegati in modo da favorire una luminosità sempre maggiore e una certa rapidità di esecuzione dei lavori, prerogative fondamentali della produzione dal vero. Nella seconda sezione della mostra, incentrata in prevalenza sull’operato dei fratelli Palizzi, la raffigurazione del paesaggio perde la sua essenza vedutistica, nonché la sua struttura prettamente panoramica: l’intervento dell’artista si restringe raccogliendosi intorno ad una porzione meno vasta di ambiente, spesso comprendente animali, dando luogo ad un’interazione più intensa e più fitta, alimentata da forti spinte veriste. A questo proposito, è opportuno osservare i dipinti Ritorno dai campi e Olanda di Filippo Palizzi, unitamente a Paesaggio con gregge e Scena campestre di suo fratello Giuseppe. Nella terza sezione espositiva sono raccolte testimonianze dell’intensificarsi, grazie anche alla presenza del Cecioni a Napoli tra il 1863 ed il 1867, del rapporto tra macchiaioli toscani ed artisti partenopei, nonché dell’impronta della Scuola di Resina. La pittura di macchia diviene così l’indiscussa protagonista: il nuovo approccio nei confronti della luce contribuisce a dare maggior importanza ad elementi resi il più possibile essenziali, semplificati fino a divenire morbide strisce ad interpretare cielo e terra. Il fine dell’artista non sarà più quello di rappresentare luoghi assolati ed armoniosi: determinante sarà la forza comunicativa della pittura, la sua capacità di generare messaggi incisivi al di là delle condizioni ambientali e paesaggistiche. La mostra prosegue con esempi di produzione propri della Scuola di Resina – si esaminino, a tale proposito, le raffigurazioni severe degli scorci vesuviani di De Nittis (il quale si lascerà contaminare, poco dopo, dalla brulicante realtà francese) – per terminare degnamente con mirabili opere quali Primavera e Campo di biche.

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Sonia Gallesio
mostra visitata il 13 aprile 2002


Dal vero. Il paesaggismo napoletano da Gigante a De Nittis
Torino, Palazzo Cavour, Via Cavour 8
Tel +039 011530690 fax 011531117 numero verde 800329329
Per visite guidate: Itineraria 0114347954
Dal 12 aprile al 21 luglio 2002
Orario di visita: giovedì dalle 10.00 alle 22.00, i restanti giorni dalle 10.00 alle 19.30; chiuso lunedì
Ingresso: intero € 6.20; ridotto € 4.13; ridotto speciale € 2.58; gratuito con Carta Musei, Pass 15, per disabili e bambini fino ai 5 anni.
Catalogo: Allemandi Editore


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