Categorie: torino

fino al 22.III.2008 | Federico Piccari | Torino, Weber & Weber

di - 25 Febbraio 2008
A volte, all’interno del processo creativo è necessario sollecitare e ravvisare un tipo di filosofia casalinga basata sull’inutilità delle reazioni e sullo spirito di acquiescenza. Senza decantazioni, sublimazioni, simbolizzazioni e catalizzazioni di sorta. A causa di un modello così poco esemplare di rappresentazione, la fenomenologia di questo mondo, un cielo minuscolo, diminuito e precipitato, a volte ci fa sentire autorizzati a toccare dei tasti esistenziali che lo squallore della bellezza giustifica e porta a levare in alto come lamenti premonitori.
L’arte in tutto questo registra, formula e prende atto della vanità per dar conto -anche se non sempre- delle difficoltà, quelle fornite dall’insaziabile destabilizzazione che un qualsiasi stato estetico mette “in bella mostra”. Si passa così dall’uniforme al difforme, dalla norma all’abnorme, dalla legge all’arbitrio e, soprattutto, dalla rappresentazione semplice della realtà all’invenzione, quella scintilla completamente svincolata dai principi. La manifestazione del concetto dunque incenerisce la morale, la possibilità di una qualche forma di trascendenza, facendo persino da deterrente a una tanto agognata filosofia.

E, spesso, neppure depurando con filtri e alambicchi l’esistenza si arriva a trovarne una spiegazione artistica; una legittimazione, insomma, che sia disposta a fornire una qualsiasi, seppur microscopica, verità.
Nei lavori di Federico Piccari (Torino, 1963) viene da chiedersi se questa emersione, questa tensione creata fra gli opposti, di arte e scienza, di arte e visione e di arte e bellezza, siano ancora possibili. Alle pareti della galleria sfilano una trentina di composizioni di media grandezza, disegnate da un sottilissimo strato di cera pigmentata, stesa poi su carta color ocra. Nel recinto rettangolare del foglio sono plasmate sagome di neonati e still life di oggetti di diversa origine. Nonostante le posizioni, in questo caso ceree più che plastiche, pose che mantengono sempre una determinata proporzione della linea, i soggetti sono messi in relazione con uno strumento di morte.
Di rara leggerezza anche i lavori proposti su carta abrasiva nera. Qui niente sembra rimanere escluso da una scena che contempli armi, carri armati, fucili e bombe a mano. I neonati, appiattiti sulla carta e manipolati in modo da sembrare delicati acquerelli, rimangono lì, seguendo l’effetto desiderato. L’effetto della sospensione, di quella domanda che non trova risposta. Ma neanche senso. Quella domanda che esce davanti a queste riproduzioni, senza ottenere un seguito. Ma perché? E fra le tracce di cera malleata il canto, sommesso e spento dalla noia interiore, scopre un registro più alto che diventa solenne. Attraverso di esso, le grandi delusioni, le stanchezze, le fragilità di un momento avanzano una proposta forse paradossale, ma che pare accettabile davanti ai lavori di Piccari: modificare la vita fino al punto di annullarla, sostituendo un’ideale di visione con la squallida estetica del quotidiano.

ginevra bria
mostra visitata il 7 febbraio 2008


dal 7 febbraio al 22 marzo 2008
Federico Piccari – Sospesi
Weber & Weber Arte Moderna e Contemporanea
Via San Tommaso, 7 (zona via Garibaldi) – 10122 Torino
Orario: da martedì a sabato ore 15.30-19.30
Ingresso libero
Catalogo con testo di Armando Audoli
Info: tel. +39 01119500694; alberto.weber@libero.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02