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25
luglio 2008
Quando la tecnica si compenetra con l’abilità espressiva prendono forma architetture mirabili e nascono oggetti di design in grado di estasiare. Enzo Eusebi (San Benedetto del Tronto, Ascoli, 1960) è molto più che un architetto: in lui vive lo spirito dell’artista, spirito che si diffonde nelle sue opere.
Le Kunlun Towers, che dominano lo skyline di Pechino, sono l’emblema del suo talento, riconosciuto in ambito internazionale. Grattacieli ispirati alla sacra catena montuosa di Kunlun, racchiudono lussuosi appartamenti. Estetica e funzionalità si sposano in un delicato connubio. La mostra Not For… traccia un ampio excursus del lavoro del designer, realizzato in collaborazione con il team di Nothing Studio. I progetti già realizzati si alternano ai work in progress e alle futuristiche utopie.
L’osservatore può percorrere un cammino ideale, disperdendosi fra i plastici urbani avanguardistici o addentrandosi negli ambienti impregnati dalla naturalezza del design. La concept kitchen Not For Food, progettata per la Berloni nel 2006, è disegnata per la committenza contemporanea. Lo spazio della cucina diviene un universo abitativo dove s’intrecciano aree polifunzionali e luoghi per il relax. Il tutto all’insegna di un’ideazione che tiene conto delle nuove esigenze di vita. In un altro ambiente domina lo spazio una vasca da bagno impreziosita da sfaccettature che ricordano l’intaglio del diamante.
Nelle opere di Eusebi compare sempre un’intimità ancestrale che si evolve e si apre verso il mondo della contemporaneità. L’essere in continua evoluzione richiede interpretazioni capaci di tener conto dei contesti sociali e culturali e, al contempo, delle esigenze tecnologiche e funzionali. Una sfida a cui occorre rispondere con proposte audaci e armoniche al tempo stesso. Il lavoro d’equipe di Nothing Studio procede in questa direzione, riuscendo a creare habitat a misura d’uomo. La periferia difficilmente vivibile, anonima e talvolta alienante, diventa confortevole arricchendosi di spazi aggregativi. L’architettura e il design divengono modelli comunicativi in grado di esplicitare ogni linguaggio.
Eusebi riesce a passare dal microcosmo dell’Italia al macrocosmo della Cina con grande abilità: segue il ritmo del tempo e ne coglie le intime peculiarità. Plasma le architetture con la stessa perizia di un demiurgo, applicando soluzioni estetiche idonee al contesto. L’utilizzo di materiali innovativi risponde in primis al rispetto per l’ambiente. Non mancano spazi di riflessione poetica, in cui la storia dell’uomo intesa come reminescenza collettiva trova espressione.
La sezione dedicata alla Shoah, Giorno della memoria, racchiude alcuni pannelli di allestimenti realizzati sul tema. Non avevamo ancora incominciato a vivere è un esempio d’intensa lirica emotiva. Una complessa scenografia contrasta con le barriere lignee che si stagliano come lacerazioni dell’animo. Il concetto di sofferenza viene interiorizzato, subisce una metamorfosi: l’oltre rappresenta l’integrazione delle culture.
Le Kunlun Towers, che dominano lo skyline di Pechino, sono l’emblema del suo talento, riconosciuto in ambito internazionale. Grattacieli ispirati alla sacra catena montuosa di Kunlun, racchiudono lussuosi appartamenti. Estetica e funzionalità si sposano in un delicato connubio. La mostra Not For… traccia un ampio excursus del lavoro del designer, realizzato in collaborazione con il team di Nothing Studio. I progetti già realizzati si alternano ai work in progress e alle futuristiche utopie.
L’osservatore può percorrere un cammino ideale, disperdendosi fra i plastici urbani avanguardistici o addentrandosi negli ambienti impregnati dalla naturalezza del design. La concept kitchen Not For Food, progettata per la Berloni nel 2006, è disegnata per la committenza contemporanea. Lo spazio della cucina diviene un universo abitativo dove s’intrecciano aree polifunzionali e luoghi per il relax. Il tutto all’insegna di un’ideazione che tiene conto delle nuove esigenze di vita. In un altro ambiente domina lo spazio una vasca da bagno impreziosita da sfaccettature che ricordano l’intaglio del diamante.
Nelle opere di Eusebi compare sempre un’intimità ancestrale che si evolve e si apre verso il mondo della contemporaneità. L’essere in continua evoluzione richiede interpretazioni capaci di tener conto dei contesti sociali e culturali e, al contempo, delle esigenze tecnologiche e funzionali. Una sfida a cui occorre rispondere con proposte audaci e armoniche al tempo stesso. Il lavoro d’equipe di Nothing Studio procede in questa direzione, riuscendo a creare habitat a misura d’uomo. La periferia difficilmente vivibile, anonima e talvolta alienante, diventa confortevole arricchendosi di spazi aggregativi. L’architettura e il design divengono modelli comunicativi in grado di esplicitare ogni linguaggio.
Eusebi riesce a passare dal microcosmo dell’Italia al macrocosmo della Cina con grande abilità: segue il ritmo del tempo e ne coglie le intime peculiarità. Plasma le architetture con la stessa perizia di un demiurgo, applicando soluzioni estetiche idonee al contesto. L’utilizzo di materiali innovativi risponde in primis al rispetto per l’ambiente. Non mancano spazi di riflessione poetica, in cui la storia dell’uomo intesa come reminescenza collettiva trova espressione.
La sezione dedicata alla Shoah, Giorno della memoria, racchiude alcuni pannelli di allestimenti realizzati sul tema. Non avevamo ancora incominciato a vivere è un esempio d’intensa lirica emotiva. Una complessa scenografia contrasta con le barriere lignee che si stagliano come lacerazioni dell’animo. Il concetto di sofferenza viene interiorizzato, subisce una metamorfosi: l’oltre rappresenta l’integrazione delle culture.
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a cura di Fortunato D’Amico e Marco Noire
Marco Noire Contemporary Art
Via Piossasco, 29 (Borgo Dora) – 10152 Torino
Orario: da lunedì a venerdì ore 10-12 e 16-20
Ingresso libero
Catalogo Electa
Info: tel. +39 0119191201; fax +39 0115709299; info@marconoire.com; www.marconoire.com
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