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fino al 26.VI.2005 | Il Male. Esercizi di Pittura Crudele | Torino, Palazzina Stupinigi

di - 5 Maggio 2005

Può sembrare sicuramente un ossimoro, l’aggettivo “bella” utilizzato per esprimere un parere su questa mostra. E’ vero. Ma è il più calzante ed il più universalmente qualificante, sebbene generico. L’analisi delle numerose intrinseche sfumature dell’altrettanto generico concetto di “male”, ha originato una vasta carrellata di nomi e di opere artistiche. Concetto inteso come “la rottura di un equilibrio, di un ordine stabilito, ovvero del Bene”, precisa Vittorio Sgarbi nel catalogo. La difficoltà della genericità del tema viene nuovamente sottolineata dal curatore, che definisce la sua “un’impresa disperata (quella di) isolare, circoscrivere il Male, attraverso gli esempi della pittura moderna e di tutte le espressioni della creatività contemporanea”.
Se si sceglie di noleggiare l’audioguida, dove lo stesso Sgarbi traccia il percorso ed il taglio dell’esposizione, sembra di prendere parte ad una ricca ed interessante lezione di storia dell’arte “dalle origini ai nostri giorni”, o meglio “da Beato Angelico a Diabolik”, percorrendo così ben sette secoli di storia. Lezione affascinante, che fa perfino perdere di vista, in alcuni momenti, il tema portante dell’intera mostra. Una mostra quindi anche didattica, che riesce, con la complementarità delle altre sezioni, a soddisfare tutti i palati. Perché resa esauriente anche grazie alle sezioni di fotografia (curata da Italo Zannier), di cinema (a cura di Silvio Danese), di fumetto (di Piero Alligo e Claudia Salmin) e di letteratura (di Fabio Canessa).
Già dalla biglietteria si coglie la vasta lettura del tema, con opere di Alberto Burri o di Pablo Picasso. In ogni caso il titolo aiuta a capire anche i grandi esclusi, ovvero l’arte classica -piena di mitiche “machìe”- e quella medievale, il cui primo atto crudele è nel mettere sulla croce Cristo. Altro elemento protagonista della mostra, è l’allestimento che a volte, con il suo sinuoso e confuso andamento completato dall’uso dei colori delle pareti, concorre a creare un certo pathos nel visitatore. Difatti il video iniziale, tratto dal memorabile film di Stanley Kubrick 2001. Odissea nello spazio, crea un primo impedimento: proiettato su una parete al centro della porta d’ingresso, costringe il visitatore a fermarsi e poi a scegliere da che parte procedere, a destra o a sinistra. Il percorso inizia con il Male com’è inteso dal Cristianesimo, nel mondo occidentale e prodotto immediatamente dopo il Medioevo. Rigidamente cronologica, la mostra raggruppa le opere nei diversi secoli artistici in due più grandi sezioni, quella moderna e quella contemporanea. Partendo dallo spunto dato dal noto Ritratto d’uomo di Antonello da Messina -che già da solo è una grande metafora, perché esprime l’incarnazione, in quel volto, del Male tutto- scorrono quindi i grandi artisti dei secoli successivi. Molto ben documentata è anche la sezione contemporanea, dove non c’è più solo la pittura o la scultura, e dove viene chiamato in causa anche l’aspetto introspettivo-psicologico. E le opere di Andy Warhol, Herman Nitsch, Alessandro Kokocinski, Marina Abramovic, Bill Viola, Enrico Robusti, Dino Valls, Jenny Seville, Margherita Manzelli lo dimostrano largamente. Percorso che trova l’ironica conclusione col “bellissimo” Motherfuckers Never Die (2003) di Jota Castro. E prima di chiudere il cerchio con il video finale che proietta l’abbattimento delle Twin Towers, la sezione fotografica, con nomi altrettanto notevoli, quali Robert Capa, Felice Beato, Gabriele Basilico, Andreas Serrano, Mimmo Jodice, Gianni Berengo Gardin, Sebastião Salgado, David La Chapelle. Originale è anche la sezione del fumetto dove Diabolik è sicuramente il personaggio che fa da padrone. Neanche molto velata, è la critica che viene mossa ai programmi televisivi: due televisori trasmettono l’uno dei trailers di film che rappresentano per antonomasia il male, l’altro è invece in presa diretta, a denunciare le scelte di programmazione, spesso sbagliate, delle diverse emittenti televisive. Per concludere che in fondo è “l’uomo unica creatura crudele”.

daniela trincia
mostra visitata 2 aprile 2005


Il Male. Esercizi di Pittura Crudele – a cura di Vittorio Sgarbi – Torino, Palazzina di Caccia di Stupinigi – ORARIO: martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9:00 alle 19:00. Giovedì dalle 9:00 alle 22:00. Domenica dalle 9:00 alle 20:00. La mostra è vietata ai minori di 14 anni non accompagnati da un adulto. Abbonamento Musei Torino Piemonte 2005 e Torino Card 48 e 72 ore danno diritto ad ingresso gratuito presentando alla biglietteria la tessera e un documento personale.
BIGLIETTO RIDOTTO: minori anni 18, maggiori anni 65, studenti fino ai 26 anni (vale solo tesserino universitario o iscrizione all’università, no altre tessere, no scuole o istituti vari), invalidi e disabili, forze dell’ordine con tesserino, militari e obiettori con tesserino. Sarà richiesto di presentare il documento attestante il diritto alla riduzione, pena la perdita del biglietto. I biglietti ridotti sono disponibili presso tutti i Punti Vendita TicketOne. La mostra Il Male rimarrà aperta nei giorni festivi come segue: domenica 27 marzo fino alle 20:00, lunedì 28 marzo fino alle 20:00, lunedì 25 aprile fino alle 20:00, domenica 1 maggio fino alle 20:00, giovedì 2 giugno fino alle 22:00.
Dal 3 maggio l’orario di apertura e chiusura del museo sarà il seguente: martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 10:00 alle 20:30 giovedì fino alle 23:30 e domenica fino alle 21:30. Ultimo ingresso 1 h e 30’ prima dell’orario di chiusura. CATALOGO: SKIRA, con testi di Vittorio Sgarbi, Guido Ceronetti, Quirino Principe, Stefano Moriggi, Francesco Rossi, costo € 35.00


[exibart]

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