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A Torino, nella cornice di piazza Vittorio Veneto, ha aperto i battenti Société Interudio, un nuovo spazio per l’arte contemporanea curato da Stefania Margiacchi e Paul de Flers. La prima mostra, dal titolo “Fragile”, alla quale sono stati invitati a partecipare gli artisti Paolo Inverni (Savigliano, 1977), Sophie Ko (Tbilisi, 1981) e Giulio Saverio Rossi (Massa, 1988), prende spunto da un’assonanza presente nel lavoro dei tre artisti, i quali, pur affrontando tematiche differenti, mostrano un’affinità nel modo in cui strutturano e realizzano le loro opere. Dai lavori in mostra emerge un’attitudine riflessiva e silenziosa, che conduce i tre artisti a confrontarsi con il reale cercando di metterne in mostra gli aspetti più contraddittori e mutevoli. Le opere rimandano così ad una realtà “fragile”, ad un mondo in costante mutamento in cui non è possibile confidare appieno nelle apparenze, poiché queste, spesso, nascondono sulla superficie proprio l’opposto di ciò che sembrerebbe mostrare.
Entrando nello spazio, è il lavoro Geografia temporale di Sophie Ko a presentarsi per primo alla nostra attenzione. Si tratta di un’opera di piccole dimensioni, composta da una struttura in legno e vetro al cui interno sono stratificati pigmenti puri di colore nero e rosso. L’immagine, generata dalla mescolanza dei due colori, sembra imporsi come una conformazione ormai solidificata, ma è in realtà in continuo mutamento a causa della forza di gravità che trascina i pigmenti verso il basso. L’opera, perciò, vive di un cambiamento lento e costante, quasi impercettibile, ed invita ad una riflessione sullo statuto precario dell’immagine e, forse, della realtà stessa. L’atmosfera contemplativa che avvolge il lavoro si ripropone poi, enfatizzata dalle maggiori dimensioni, anche negli altri due lavori di Ko presenti in mostra, Andromeda II ed Andromeda III, situati nella seconda sala ed appartenenti anch’essi alla serie delle Geografie temporali.
Paolo Inverni e Giulio Saverio Rossi, courtesy of Société Interludio
La presenza di una temporalità diluita suggerisce poi una connessione con il lavoro, dal titolo Fluidi, di Giulio Saverio Rossi, installato nella prima sala sulla parete opposta a quella su cui si trova l’opera di Sophie Ko. Nella serie di cinque tele l’artista intesse un dialogo tra immagine digitale ed analogica partendo da alcuni frame estratti da un video 3D in cui due fluidi, uno violetto ed uno rosso, si mescolano fra loro. I due colori, che segnano i limiti dello spettro visivo umano, sono riprodotti e rielaborati utilizzando ossido di ferro, violetto di cobalto e giallo nichel, e la reazione chimica che si genera dall’incontro tra i pigmenti dà vita ad un processo di mutamento dell’immagine costante ed incontrollabile. L’opera incarna così l’impossibilità di una perfetta corrispondenza tra mondo digitale e mondo reale, poiché, se il primo rimane sempre uguale a se stesso, il secondo è soggetto ad una fragilità che lo costringe a continui cambiamenti.
L’ultimo lavoro presente nella prima sala è un’opera dell’artista Paolo Inverni, dal titolo Defaults 1800–2015. Su una tela di lino grezzo sono state ricamate con la tecnica del punto croce delle “x” di diversi colori e, in alto, una linea temporale che corre dal 1800 al 2025, come suggerisce il titolo. La composizione, dai colori tenui e delicati, rappresenta un grafico su cui sono riportati tutti i maggiori fallimenti economici dei diversi Paesi del mondo, anche se non ci è possibile cogliere immediatamente la natura dell’immagine che abbiamo di fronte. L’artista, infatti, ha sottratto al grafico il riferimento corrispondente al nome dei vari Paesi ai quali le “x” si riferiscono. Nell’opera si genera così un forte contrasto tra l’elegante resa formale e la drammaticità del contenuto trattato, e, come nei lavori degli altri due artisti, l’immagine invita ad una riflessione in cui l’elemento del tempo, qui richiamato dal riferimento ad eventi storici del passato, si intreccia con una realtà indagata nei suoi aspetti più fragili.
Leonardo Pietropaolo
Mostra visitata il 26 ottobre 2018
Dal 26 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019
Paolo Inverni, Sophie Ko, Giulio Saverio Rossi, Fragile
Société Interludio Piazza Vittorio Veneto 14
Torino
Visite su appuntamento
Info: societeinterludio@gmail.com
[…] https://www.exibart.com/torino/fino-al-27-i-2019-paolo-inverni-sophie-ko-giulio-saverio-rossi-fragil… di Leonardo Pietropaolo […]