Categorie: torino

Fino al 28.II.2002 | James Drake – Zona Mariscal | Torino, Galleria Alberto Peola

di - 1 Febbraio 2002

Le fotografie e il lavoro video di James Drake presentati presso la Galleria Alberto Peola s’inseriscono nel quadro di una ricerca più ampia, che l’artista sta seguendo e portando avanti da circa dieci anni. Tutte le immagini sono realizzate e riprese nella zona di confine tra Messico e Stati Uniti (in particolar modo nei territori di Juarez, Mexico, El paso, Texas). Qui però non si tratta soltanto di un confine inteso come dato geografico, ma di un luogo di sospensione e contaminazione, una linea tesa tra due mondi differenti dal punto di vista sociale e culturale, tra la condizione di benessere e ricchezza economica del nord america e la povertà e la miseria del sud.
Così l’idea della frontiera appare il tema dominante della ricerca: è il luogo di passaggio senza una propria identità precisa, in cui le individualità dei singoli si dissolvono e perdono significato. Sono vite considerate di poco valore e incidenza sociale, soprattutto per un mondo occidentale sempre più improntato alla globalizzazione e alla cultura di massa.
Ma i personaggi delle immagini di Drake, con le loro vite marginali, spesso dense di dolore, malattia e anche violenza, sono persone reali e vere: individui con cui l’artista ha sviluppato relazioni umane e contatti concreti, anche attraverso la collaborazione con associazioni umanitarie (cui tra l’altro è devoluto parte del ricavato dei suoi lavori). Drake appare così incline a sondare la psicologia dei soggetti, aldilà di ogni sguardo turistico o voyeuristico. E’ un avvicinarsi reale e umano e insieme un mostrare artisticamente, sottolineando ed esaltando così la dignità umana di persone costrette ad una vita d’indigenza.
La frontiera geografica diventa la linea immaginaria tra due stati d’animo, due vite possibili, due condizioni esistenziali sempre tese tra speranza e disperazione. Anche grazie a questa avvertita tensione, Drake non cade nel sentimentalismo e nemmeno indugia impietosamente su una condizione di vita effettivamente indigente a vantaggio di un realismo soltanto efficace dal punto di vista espressivo.

Maria Cristina Strati
mostra visitata il 17 gennaio 2002


James Drake. Zona Mariscal
Dal 17 gennaio al 28 febbraio
Torino, Galleria Alberto Peola, via della Rocca 29
orari lun/sab 15,30/19,30 (mattina su appuntamento)
tel. 011/8124460 fax. 0118396467 a.peola@tin.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

L’inutile spettacolarità dell’opera d’arte: la lezione di Jean Tinguely vale ancora oggi

Sono protagoniste nella retrospettiva dedicata a uno dei membri più noti del Nouveau Réalisme: le "macchine inutili" di Tinguely riempiono…

12 Gennaio 2025 12:00
  • Cinema

Diamanti di Ferzan Ozpetek è un film onesto che ha ancora fiducia nel racconto

Una favola che parla di drammi intimi e ricorre agli stereotipi del melodramma, ma rimane agile, nonostante tutto. La recensione…

12 Gennaio 2025 9:00
  • Fotografia

Other Identity #142, altre forme di identità culturali e pubbliche: Kristina Rozhkova

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

12 Gennaio 2025 8:20
  • Mostre

Valentina Gelain e Bekim Hasaj: protagonisti in Finlandia con The Shell Cracked

Finalisti, entrambi, di exibart Prize N 4, Valentina Gelain e Bekim Hasaj presentano in Finlandia The Shell Cracked, un ciclo…

12 Gennaio 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Raffigurare il desiderio: il “passo a due” di Beatrice Favaretto in mostra a Venezia

Negli spazi di Mare Karina è in corso la prima personale di Beatrice Favaretto. Il progetto Multiple Maniacs è un…

11 Gennaio 2025 18:00
  • Mercato

A Bruxelles c’è una fiera interamente dedicata alla ceramica

65 gallerie da 15 Paesi e la conferma di un mercato internazionale sempre più interessato alla ceramica moderna. Ecco che…

11 Gennaio 2025 16:38