Gianni Bergamin presenta una serie di fotogrammi, in cui la prospettiva straniante conduce ad una riconsiderazione dello spazio urbano e della percezione di strutture architettoniche.
Maddalena Bertello restituisce un percorso che transita attraverso la rappresentazione per approdare ad una sintesi di esperienza vitale e spirituale. Il particolare utilizzo del supporto materico in relazione alla dimensione segnica e cromatica emerge come caratteristica sentita, come il prodotto di uno studio approfondito di forme e soluzioni.
Una grammatica generata a partire dall’astrazione è il risultato della ricerca di Sara Giraudo. Attraverso l’accumulo di materia e colore, il segno elementare si pone come dinamico strumento di significazione.
La messa a fuoco della pittura di Emma Infante oscilla tra rarefazione ed esplosione di colori. L’artista tenta, in questo modo, una maggiore aderenza all’intima realtà delle cose. La stessa interpretazione dello spazio interiore ed esteriore è espressa da Lorena Paternicò attraverso la fotografia digitale. Indicando una sorta di punto di non ritorno, la condensazione dell’immagine imprigiona lo sguardo dello spettatore e blocca la rappresentazione in una claustrofobica immobilità della percezione.
Ivan Fassio
mostra visitata l’11 settembre 2012
Liberi Tutti
a cura di Willy Darko
Velan Center
Via Saluzzo 64, (10125) Torino
Catalogo (Italgrafica, Novara) in Galleria, testi di Marilina Di Cataldo
Ingresso gratuito
orari: da giovedì a sabato ore 15.30 -19.30
Info: +39 011280406, +39 011280406 (fax), info@velancenter.com, www.velancenter.com
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