Vincitrice per il 2002 della borsa per giovani artisti costituita dagli Amici sostenitori del Castello di Rivoli, Alessandra Tesi (Bologna, 1969. Vive a Parigi) ha lavorato a un progetto che l’ha vista seguire gli interventi della Brigata Criminale della polizia giudiziaria di Parigi, specializzata in inchieste criminali particolarmente complesse.
La ricerca di Tesi si è svolta intorno all’idea di crimine come momento di esplosione di energia ed è stata documentata con un lavoro fotografico e video di cui una prima
La maggior parte del materiale, risultato dai sopralluoghi, è una serie di stampe fotografiche presentate su un lungo tavolo da lavoro, simile a quello che si trova nello studio dell’artista: alcune delle centinaia di provini provenienti dalla scena del delitto che ritraggono frammenti delle identità distrutte dall’atto criminale.
Questi scatti servono all’artista per tentare di avvicinarsi alla realtà, per ricostruire il contesto e l’identità delle persone uccise. Ciò che si vede nelle foto è sempre una porzione di realtà: una ciocca di capelli, biondi e di nylon come quelli di Barbie, una smorfia che ha segnato il viso prima della morte.
Nell’opera che ha come titolo
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Alessandra Tesi
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