17 maggio 2011

Fino al 3.VII.2011 Kara Walker, A Negress of noteworthy talent Torino, Fondazione Merz

 
Oppressione, razzismo, disuguaglianza: attraverso videoinstallazioni, video, disegni e collage, Kara Walker rappresenta l’arte delle ombre che danno voce a tematiche sociali purtroppo sempre troppo attuali...

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La Fondazione Mario Merz, dal 25 marzo, dedica i suoi spazi espositivi a Kara Walker (California, 1969), artista statunitense inserita dal Time Magazine tra i 100 big della cultura internazionale. Il progetto originario – A negress of noteworthy talent – curato da Olga Gambari, è costituito da quattro momenti. La Fondazione Merz presenta, sino al 3 luglio, ben quattro eventi: una rassegna di film fortemente legati alle tematiche trattate dall’artista (al Cinema Massimo il 27 marzo), un convegno internazionale sulla dimensione politica e psicologica degli stereotipi razziali (il 25 e 26 marzo) e un workshop (il 21 e 22 marzo), a cui erano invitati gli studenti dell’Accademia Albertina e della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Il Dipartimento educativo della Fondazione Merz, inoltre, in collaborazione con quello della vicina Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha preparato una serie di attività didattiche rivolte agli studenti della scuola primaria, per affrontare gli importanti contenuti elaborati dall’artista.

Kara Walker, che è stata presente in ognuno dei quattro momenti a lei dedicati, espone i suoi Cut Papers in libere evoluzioni, sulle pareti bianche della Fondazione Merz: le sue silhouettes sono chiamate a dialogare costantemente, come avviene in molte rassegne ospitate in Fondazione, con i lavori di Mario Merz, uno fra tutti, in questo caso, è il tavolo a doppia spirale, posizionato al centro dell’ampia stanza, dove le sagome della Walker si rispecchiano e danno vita ad una proliferazione di immagini di grande impatto.
Proprio attraverso i Cut Papers, le videoinstallazioni, i disegni, i collage e le tempere, Kara Walker dà forma ad una memoria mitica. L’artista rievoca una vicenda strettamente personale per discutere di una questione di carattere universale che, purtroppo, accomuna molte realtà contemporanee. Ci parla di problemi legati alla razza, ai generi sessuali, alla violenza, alla sottomissione delle donne e all’identità e lo fa attraverso forme di carattere fortemente simbolico e metaforico. Le opere risalenti agli anni ’90 mostrano numerosi richiami con la letteratura americana sensibile a questi temi: molti dei soggetti dei suoi lavori infatti, sono i personaggi presi in prestito da alcuni importanti romanzi statunitensi. In tutti si rievoca la nascita della comunità afroamericana negli Stati Uniti, che per secoli è stata legata a episodi di conflitti e di schiavitù e che ancora oggi costituisce una delle più grosse problematiche sociali americane.

 
 In una recente intervista condotta dal curatore Francesco Bonami, pubblicata il 22 marzo sul quotidiano La Stampa, l’artista dichiara di esser stata condizionata dal Presidente Obama e parla della sua elezione come di una catarsi per il mondo afroamericano, manifestata in diversi modi, buoni e cattivi. Ma, nonostante l’elezione di Obama, ovviamente le problematiche legate alle diversità razziali non si sono ancora esaurite e anche in Italia, proprio in questi giorni, i riflettori sono puntati su ciò che sta avvenendo a Lampedusa.
 
 
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dal 25 marzo 2011 al 3 luglio 2011
Kara Walker, A Negress of noteworthy talent
a cura di Olga Gambari.
Fondazione Merz
Via Limone, 24 (Borgo San Paolo) – 10141 Torino
Orario: da martedì a domenica ore 11-19
Ingresso: intero € 5; ridotto € 3,50; gratuito ogni prima domenica del mese
Info: tel. +39 01119719437; fax +39 01119719805;
info@fondazionemerz.org
www.fondazionemerz.org@fo

 
 
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