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All’ultimo piano della sede della GAM – Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – c’è una piccola sala dedicata ad una forma d’arte d’avanguardia: i video. Promossi e diffusi all’estero fin dagli anni ’60, in Italia hanno trovato, solo recentemente, uno spazio sempre maggiore grazie all’interesse d’artisti contemporanei e nuove leve del mondo dell’arte.
Provvista di un numero consistente d’opere, la videoteca GAM, ha scelto di dedicare i sui spazi – seppur per un breve periodo – a Paolo Grassino. Artista torinese che s’è cimentato nella “costruzione” di un pannello-mosaico, composto da linee di spugne colorate e nella “regia” d’un video.
Quest’ultimo è di grande interesse poiché racchiude un doppio messaggio, esplicitato nel titolo: “Mangiami”. Caccia e orientamento; Sfida e richiesta d’aiuto al tempo stesso. “Il video – scrive Elena Volpato nella presentazione della performance – si sviluppa dall’inquadratura di un cane, dal particolare dei suoi occhi e dall’apertura della sua bocca, in cui sono inscritti la tensione e il desiderio, di liberarsi nello scatto della rincorsa, di incominciare la ricerca”. A questo si collega il mosaico (3m X 5m) che raffigura “un branco di cervi gialli giunti sul proscenio – continua Volpato – a fissare l’osservatore con orbite deserte d’ogni espressione di vita”.
Le immagini sono messe in negativo e poi solarizzate per creare un filo conduttore tra i colori del mosaico e quelli del video, appunto, accompagnato da un suono surreale che si velocizza seguendo i movimenti della macchina da presa.
Cervo e cane così lontani e così vicini nel loro “grido”, uniti dall’istinto animale della “necessità” di inseguire. Inseguimento che diventa labirintico ed ossessivo nel video, dove, le immagini sono esasperate tanto da “trasformare il nostro orizzonte in un vortice di linee in cui il cercare e il perdersi, l’inseguire e il fuggire si confondono”.
Caccia, animale ed artistica, l’imperativo dell’animale che mangia l’animale e dell’artista capace di cibarsi d’altri maestri; di ricercare, sempre, nuovi stimoli che lo arricchiscano e lo modifichino “fino a perdere un pezzettino della propria identità ad ogni nuovo morso”.
Federica De Maria
Fino al 3 dicembre 2000, Videoteca GAM – Galleria d’Arte Moderna di Torino, 10128 Torino
Via Magenta, 31 – Tel. +39 011 5629911 – FAX 011/4429550 – E-Mail: gam@comune.torino.it
Ingresso: intero Lire 10.000; ridotto Lire 5.000
Informazioni al pubblico: 011 5529597, in orario d’apertura
Sito Internet: <a href=http://www.gam.intesa.it target=www.gam.intesa.it
>www.gam.intesa.it
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