Categorie: torino

fino al 31.I.2009 | Lida Abdul | Torino, Giorgio Persano

di - 28 Novembre 2008
Dal 1979 l’Afghanistan vive una tragedia inenarrabile, una situazione di conflitto permanente, passata attraverso diverse fasi, dalla guerra tra le forze sovietiche e la resistenza alla lotta fra talebani e Alleanza del Nord, con il risultato drammatico di oltre un milione e mezzo di morti, anche tra la popolazione civile.
Lida Abdul (Kabul, 1973) è testimone della storia; video, fotografia e installazione sono le metodiche del suo lavoro, attraverso le quali mette a fuoco vicende epocali, osservate non alla luce pessimistica della distruzione, quanto piuttosto con una prospettiva di speranza. Non vi è violenza nella sua evocazione: alla memoria è affidato l’arduo compito di verificare situazioni, per andare oltre. La formazione di Abdul è avvenuta tra Oriente e Occidente, Germania e Stati Uniti; la sua ricerca si colloca a mezza strada tra realismo e simbolo, sempre al limite.
Al ritorno nella terra d’origine ebbe modo di affermare: “Pensavo a tre cose: rovine, attrezzature militari e tombe”, palesando l’affiorare della tragedia alla coscienza. Ma morte e distruzione non segnano la fine; appaiono, invece, un punto di riferimento per avviare una nuova esistenza nel segno del recupero di una dimensione umana.

Il video Clapping with stones, girato nel 2005 nella valle di Barniyan, dove i talebani fecero saltare le statue di Buddha, sembra indicare proprio questa prospettiva: la roccia vulnerata è salda, nonostante tutto. Trovare una certezza diventa una necessità a ogni costo, quando un popolo rischia di smarrire la propria identità: in questo senso la dimora, elemento ricorrente nel lavoro, rappresenta una realtà irrinunciabile.
In mostra Abdul presenta tre video e due fotografie. In Transit (2008), che dà il titolo all’intera rassegna, sottolinea il difficile periodo di transizione che l’Afghanistan sta attraversando. I protagonisti sono bambini, senza i quali nessuna ricostruzione sarebbe possibile, intenti a tendere nell’aria fili di cotone, materiale normalmente utilizzato per proteggere le ferite. In questo caso serve, invece, a colmare i buchi della fusoliera di un vecchio aereo sovietico, quasi fosse umano. Our delirium (2008) è la “storia” di un mitragliatore distrutto da un bombardamento: il delirio è quello di una guerra distruttiva che spegne qualsiasi certezza razionale.

Il terzo video, Speaking and Hearing (1999-2001), è di carattere autobiografico: dalla bocca dell’artista esce un’immagine che raffigura uno zio ucciso nel conflitto e, successivamente, la fotografia di un edificio distrutto dalle bombe. Il movimento, lentissimo, in contrasto con la drastica velocità delle incursioni belliche, rende la situazione ancor più inquietante e drammatica.

articoli correlati
Lida Abdul a Roma da Alessandra Bonomo

tiziana conti
mostra visitata l’11 novembre 2008


dall’otto novembre 2008 al 31 gennaio 2009
Lida Abdul – In Transit
Galleria Giorgio Persano
Via Principessa Clotilde, 45 (zona San Donato) – 10144 Torino
Orario: da martedì a sabato ore 10.30-12.30 e 15.30-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0114378178; fax +39 0114303127; info@giorgiopersano.org; www.giorgiopersano.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Musei

Firenze: il Museo della Moda riapre a Palazzo Pitti con un nuovo allestimento

Dopo oltre quattro anni di stop, il Museo della Moda di Palazzo Pitti riapre integralmente con un nuovo allestimento, che…

16 Luglio 2024 15:48
  • Arte contemporanea

Un’antica moneta trafugata al British Museum. Ma è una performance

Il giovane artista brasiliano IlĂŞ Sartuzi ha sottratto un’antica moneta d’argento da una teca del British Museum, per restituirla nella…

16 Luglio 2024 13:10
  • Mostre

Un’arte del riscatto: il progetto di Michele Bellini a Casa Vuota, Roma

Persone senza fissa dimora diventano protagoniste di una mostra grazie alla forza della pittura: il progetto di Michele Bellini fa…

16 Luglio 2024 11:53
  • Musei

Palazzo Reale di Napoli, nuove aperture dal Museo al Belvedere

Una nuova esposizione permanente per raccontare la lunga storia di Palazzo Reale di Napoli che, con il Belvedere riaperto e…

16 Luglio 2024 10:11
  • Arti performative

L’estate dei festival: arriva Nextones, performance nelle cave della Val d’Ossola

Arriva l’estate e tornano anche i festival: oggi vi presentiamo Nextones, il festival multidisciplinare che porta la sperimentazione artistica nelle…

16 Luglio 2024 9:01
  • Mercato

Marian Goodman apre a ottobre la nuova maxi sede newyorkese

Ben cinque piani nel cuore di Tribeca e una mostra che mette in dialogo gli artisti (sono quasi 50 nomi)…

16 Luglio 2024 6:00