25 luglio 2001

Fino al 31.VII.2001 Eugenio Guarini – Elogio dell’immediatezza Torino, Jamin

 
Cosa ci fanno una decina di opere appese al perimetro di uno dei dehors dei muri del Po? E chi può averle proposte al pubblico giovanissimo di un luogo così informale per l’arte? Un ex insegnante di filosofia, naturalmente...

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Sono sceso ai Murazzi del Po per motivi personali, come scattare alcune fotografie e passare un paio d’ore tranquillo, a scrivere. Verso il tardo pomeriggio, tutta la zona e in specialmodo il Jamin, dove stato seduto a scrivere e sorseggiare una birra, ha cominciato ad animarsi e riempirsi di gente. Molti giovani ma anche alcuni uomini d’affari intenti a discutere sommessamente, con l’ausilio di un aperitivo o coppiette quarantenni con tanto di prole per mano. Buttando lo sguardo curiosamente in giro, ho notato che qualcuno stava appendendo delle tele sui fili che delimitano il perimetro del dehor e ho deciso di andarle a scrutare più da vicino. Si trattava Eugenio Guarinidi ritratti, o meglio, di immagini di donne, dai colori vivaci ma equilibrati e non chiassosi. Una carrellata di personaggi femminili che per realizzazione, espressione e originalità, riuscivano a stimolare il mio interesse e a coinvolgermi emotivamente.
Ciò che risultava subito comprensibile, almeno ai miei occhi, era l’evidente immediatezza della realizzazione delle opere. Mi davano l’impressione di qualcosa che viene creato di getto, quasi con urgenza e mi domandai quali potessero essere i motivi di quell’esigenza espressiva.
Parlando con l’artista, mi racconta di come l’immediatezza che caratterizza non solo il suo modus operandi nell’arte, ma anche il modo di agire e di rapportarsi agli altri nella vita, è in fondo il frutto di un’evoluzione, maturato dall’esperienza di trent’anni d’insegnamento nei licei e dalla raggiunta consapevolezza che troppo spesso i metodi consolidati per fare lezione, la rigidità e l’ortodossia nell’insegnamento risultano controproducenti, mentre dare spazio alla creatività e all’improvvisazione, può portare a risultati sorprendenti.
Così nell’insegnamento come nella vita e nell’arte. Come racconta lo stesso Guarini in un artigianale ma preziosissimo cataloghino in cui ripercorre le tappe di questa sorta di affrancamento dal rigore forzato delle cose preconcette: “…sono passato dal disegno rapido di soggetti esistenti al disegno rapido di stati emotivi o di problemi esistenziali. Si lascia che la matita o la penna descriva nel suo linguaggio il problema e le emozioni in Eugenio Guariniquestione. Rapidamente, vale a dire: con un colpo d’occhio immediato e tratti non pensati concettualmente. Il materiale che ne risulta, può essere osservato in un secondo tempo con atteggiamento più analitico, aggiungendo parole. Spesso si colgono elementi essenziali che altrimenti non verrebbero alla luce con la stessa rapidità ed efficacia. Non solo, ma si intravedono nel tratto aperture di orizzonti e percezioni nuove che aiutano ad affrontare la questione in maniera più creativa e positiva.


Bruno Panebarco
Mostra visitata il 17.7.2001


Eugenio Guarini – Elogio dell’immediatezza – Jamin – Lato destro dei Murazzi del Po – Torino – Dal 10.7 al 31.7.2001- Apertura serale: esclusivamente il martedì e il giovedì dalle ore 18,00 alle 24,00 – Infotel: 0124.25.227 – Servizi: si – Bar: si. E-mail: guarini@canavese.it – Sito web: http://web.tiscalinet.it/guarini

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