Fino al 4 maggio la galleria The Box e Associati presenta la prima mostra italiana del giovane artista francese Fabrice Hybert. Fondatore della UR – Unlimited Responsabilità (una società che produce libri e cataloghi concepiti come opere d’arte indipendenti, programmi televisivi) e creatore dei POFS (prototipi di oggetti in funzione, risultato di derivati linguistici e materiali di prodotti funzionali), Hybert da luogo a una produzione artistica particolarmente creativa, stimolante e fantasiosa.
I suoi lavori sono bozzetti, acquarelli, pitture a olio, fotografie, grafici e installazioni: l’esposizione nella sua totalità si configura come una sorta di installazione di grandi dimensioni, apparentemente improvvisata e disordinata. I progetti sembrano incompiuti: sono allo stato di propositi, idee schizzate e lasciate volontariamente al loro stato primitivo di bozzetto. Da questo punto di vista l’esperienza artistica diviene così una vera e propria modalità di comportamento politico e sociale. Come avviene per Monstruosités o Peintures Homoiopatiques, l’arte è gesto, azione creativa e produttiva esibita nel momento del suo nascere e generarsi.
La mostra presso la galleria di Caterina Fossati si completa con un’installazione video pornografica, che genera sul pubblico un effetto shock studiatamente provocatorio. L’arte è qui desiderio ed energia colti nel loro stato embrionale: l’artista li trasforma e li mette a frutto creativamente lasciandone intatte le caratteristiche originarie, in una sorta di sperimentazione continua tra l’erotico e il politico, secondo modelli di comportamento e d’interazione fisica e sociale ironicamente e creativamente stravolti.
Quello di Hybert pare essere un erotismo a cavallo tra il dionisiaco nietzscheano e l’immagine greca di Eros. Eros è quel personaggio mitologico capace di superare la dicotomia tra razionalità e irrazionalità , con un atteggiamento radicalmente e tragicamente spensierato verso la vita: così sono i lavori di Hybert, progetti abbozzati e in-finiti tra l’erotico e il politico. Se la polis per i greci era luogo di contatto e comunicazione tra le persone, l’essere politico in questo senso riguarda ogni atteggiamento e comportamento sociale dell’uomo. Dal punto di vista di Hybert questo pare trasformarsi in puro erotismo, fisicamente e gioiosamente disponibile alle sollecitazioni e agli stimoli esterni.
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www.thebox.associati.com
Maria Cristina Strati
mostra visitata il 7 marzo 2002
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