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fino al 6.I.2008 | Wim e Donata Wenders | Torino, Fondazione Merz

di - 7 Dicembre 2007
I grandi temi cari al regista Wim Wenders (Düsseldorf, 1945) -il viaggio e la fascinazione per l’atto del vedere- ci sono tutti in questo evento fotografico inaugurato a latere della retrospettiva completa dei suoi film. Che il Torino Film Festival gli ha dedicato quest’anno, in occasione della sua venticinquesima edizione, diretta per la prima volta dal regista Nanni Moretti. La mostra in questione, Still Images of Moving Pictures, torna dopo alcuni anni a chiamare in causa anche la moglie Donata Wenders (Berlino, 1965), fotografa professionista di set, proprio come quello di Così lontano, così vicino del 1993, dove si sono conosciuti e subito innamorati. Un sodalizio affettivo cresciuto contemporaneamente a quello artistico, che si è precisato sempre più fino alla sua totale rivelazione nella mostra Nel corso del Tempo -dal titolo dell’omonimo film- presentata a Parma nel 1997. Allora come oggi, realizzata con la collaborazione di Solares Fondazione delle Arti di Parma, un centro culturale che mira a dare risalto a risvolti inediti dell’espressività di un cineasta, come possono essere l’installazione, la fotografia, la pittura e la musica.

Un po’ quello che succede ora con le fotografie di Wim e Donata Wenders, ospitate nella sala sotterranea della Fondazione Merz, in un allestimento che sembra farle ritrovare la giusta dimensione dello scatto pensato per fare cinema. Perché di questo si tratta. Di foto di scena, di ricerche di buone location e inquadrature appropriate. Ma anche di qualcosa di più. Per esempio, del progetto visivo-letterario Una Volta, che l’artista ha realizzato a partire dai vari luoghi visitati per le riprese dei suoi film, facendolo scaturire dall’incontro con personaggi noti o sconosciuti. Una serie di immagini e testi, disposti sulle pareti laterali dello spazio espositivo, che passano dall’appunto diaristico “Una volta incontrai John Lurie in una via di Soho” (con accanto il ritratto del sassofonista, compositore e cineasta off), alla fotografia della nuca di Akira Kurosawa, fino a immortalare gli ultimi giorni di vita dell’amico Nicholas Ray, il regista di Gioventù bruciata, protagonista del suo film del 1979-80 Lampi sull’acqua.

Una degna cornice visiva e testuale alla selezione fotografica presentata, questa volta, al centro della sala torinese e strettamente incentrata sui lavori cinematografici degli ultimi anni. In particolare sulle pause, i contatti con la troupe e i volti degli attori come Vincent Perez in Al di là delle nuvole (girato insieme a Michelangelo Antonioni nel 1995), e in generale sui “paesaggi umani” visibili nella Cuba di Buena Vista Social Club (1999), nella Los Angeles di Crimini invisibili (1997), di Million Dollar Hotel (2000) e di Land of Plenty, per concludersi con gli scenari americani di pittorica ispirazione hopperiana visti in Non bussare alla mia porta.

Rigorosamente a colori le immagini di Wenders, potentemente visionarie, contrapposte al bianco e nero della moglie, più intimo e riservato. In un faccia a faccia che vuole essere un omaggio alla magia del cinema.

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claudia giraud
mostra visitata il 22 novembre 2007


dal 22 novembre 2007 al 6 gennaio 2008
Wim & Donata Wenders – Still Images of Moving Pictures
Fondazione Merz
Via Limone 24 (Borgo San Paolo) – 10141 Torino
Orario: da martedì a domenica ore 11-19
Ingresso: intero € 5; ridotto € 3,50; gratuito ogni prima domenica del mese
Info: tel. +39 01119719437; fax +39 01119719805; info@fondazionemerz.org; www.fondazionemerz.org

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