Categorie: torino

fino al 6.I.2009 | Cronostasi I | Torino, Gam

di - 4 Novembre 2008
Il tempo come forma del senso interno, come flusso ininterrotto della coscienza, come realtĂ  piena e continua, contrapposta a una dimensione omogenea e vuota. Sono, quelle accennate, tre teorie fondamentali della temporalitĂ , formulate da Kant, Bergson e Benjamin.
L’arte contemporanea ha posto in primo piano le concezioni del tempo attraverso il cinema e il video da un lato, e la fotografia su un altro piano. La macchina da presa rende possibile il fluire della narrazione, il racconto che diviene nel presente; l’obiettivo fotografico fissa, invece, l’immagine suggellando il passato e, conseguentemente, ponendo in primo piano la memoria con tutte le sue implicazioni. Fantasia e pragmatismo, trasformazione e conclusione.
Cosa succede se si pongono a confronto questi mondi differenti? Esistono possibilità di tangenza o i percorsi risultano irrimediabilmente antitetici? Sono, questi, i problemi proposti allo spettatore dalla mostra Cronostasi, suddivisa in due momenti, il primo dei quali spazia dagli anni ’60 alla metà degli anni ’80. In questa prima sezione della mostra sono presentate opere di John Baldessari, Guy Debord, Hollis Frampton, Gilbert & George, Chris Marker, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Michael Snow e Bill Viola. La durata varia da un minuto a oltre mezz’ora, con una multiformità di tecniche di elaborazione che palesano un ampio ventaglio di linguaggi espressivi.

The nature of our looking
(1970) di Gilbert & George, ad esempio, evidenzia l’idea di fissità, mostrando i due artisti seduti sotto un albero secolare, di fronte alla telecamera, immobili, di profilo, con un sottofondo musicale che ricorda quello dei primi film comici. La staticità è interrotta dal gesto di portare una sigaretta alle labbra, per poi far ritorno alla posizione di partenza. Unisono (1974) di Giulio Paolini individua le relazioni tra spazio e tempo, concentrando nell’attimo novantadue opere, realizzate dall’artista fra il 1960 e il 1974, che “dimenticano la loro immagine di origine per identificare la dimensione del quadro”, in una tensione continua tra ricordo e attesa.
Critique de la séparation (1961) di Guy Debord si propone di demistificare i meccanismi attraverso i quali il linguaggio filmico costruisce l’oggettività, creando conseguentemente una frattura tra reale e illusorio. Hollis Frampton, in Nostalgia (1971), esamina lo scarto tra il tempo contenuto nelle immagini e quello del racconto fuori campo: la nostalgia del titolo deriva dal senso della perdita e dalla “cancellazione”.

E così via, tra proposte che stimolano lo spettatore non solo a confrontarsi con le opere, ma anche a mettere alla prova e a verificare la sua personale idea di tempo.

articoli correlati
Video tedeschi a Genova

tiziana conti
mostra visitata il 24 ottobre 2008


dal 24 ottobre 2008 al 6 gennaio 2009
Cronostasi. Tempo filmico e tempo fotografico I. Film e video d’artista 1961-1985
a cura di Elena Volpato
GAM – Galleria d’Arte Moderna e contemporanea
Via Magenta 31 (zona Politecnico) – 10128 Torino
Orario: da martedì a domenica ore 10-18; giovedì ore 10-22 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Ingresso: intero € 7,50; ridotto € 6; gratuito il primo martedì del mese
Info: tel. +39 0114429518; fax +39 0114429550; gam@fondazionetorinomusei.it; www.gamtorino.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Architettura

Architetture perturbanti e in dissolvenza: la migliore architettura del 2024 non è muscolare

Il 2024 l'ha dimostrato, l'architettura roboante e instagrammabile è giunta al capolinea. Forse è giunto il momento di affinare lo…

26 Dicembre 2024 16:30
  • Design

A Roma si racconta una fiaba attraverso una mostra collettiva di design

Caterina Frongia, Millim Studio, Flaminia Veronesi e Anastasiya Parvanova sono le protagoniste della narrazione al femminile in corso presso Spazio…

26 Dicembre 2024 12:48
  • Libri ed editoria

I migliori manga usciti nel 2024, da rileggere durante le feste

Sei consigli (+1) di letture manga da recuperare prima della fine dell'anno, tra storie d'azione, d'amore, intimitĂ  e crescita personale.…

26 Dicembre 2024 12:00
  • Arti performative

Marcella Vanzo ha riaperto a Milano un laboratorio intensivo sulla performance

Aperte fino al 2 febbraio 2025 le iscrizioni per la sesta edizione di TMN, la scuola di performance diretta dall’artista…

26 Dicembre 2024 8:22
  • Mostre

Emilio Vedova. Questa è pittura, la grande mostra al Forte di Bard

Fino al 2 giugno 2025 il Forte di Bard dedica una mostra a Emilio Vedova, maestro indiscusso della pittura italiana…

26 Dicembre 2024 0:02
  • Musei

Riapre il Corridoio Vasariano: ecco com’è la passeggiata segreta tra i palazzi di Firenze

Dopo otto anni di lavori, quel percorso lungo un chilometro che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti torna ad essere…

25 Dicembre 2024 23:34