Categorie: torino

fino al 9.V.2008 | Pietro Finelli | Torino, Velan

di - 23 Aprile 2008
Quella tra figurazione e astrazione è stata spesso, fin dagli anni ’80, una diatriba sterile. Come ben afferma il filosofo Arthur C. Danto, “un tipico artista della nostra epoca potrebbe annoverare come influssi sul suo stile pittori astratti o figurativi, in quanto la vecchia divisione si è sgretolata, e tutt’al più resta come ricordo”. La pittura è un medium teso a ridefinire continuamente la propria identità, rifuggendo dagli stereotipi, privilegiando un pluralismo di linguaggi e cifre stilistiche.
Pietro Finelli (Montesarchio, 1957) ha impostato il suo percorso di ricerca sull’idea di una pittura che, “di fronte all’intensificarsi delle varie tecnologie, prende altre strade”. Il linguaggio pittorico deve non solo sapersi innervare nel tessuto sociale, ma anche trarre forza dalla sua struttura interiore; deve rendere funzionali gli slittamenti di senso, sollevando interrogativi che traggano linfa dal vissuto.
I dipinti proposti nella mostra Calpestare palesano l’ibridazione stilistica, sentita come una qualità intrinseca e “naturale”. Il titolo della rassegna nasce da un gesto casuale, aver calpestato fogli abbandonati sul pavimento di un convoglio della metropolitana, per evitare di inciamparvi. Curiosamente il caso suscita riflessioni sull’etimologia del verbo e sulle sue implicazioni semantiche collaterali. Se è vero che calpestare richiama immediatamente aggressività, oppressione e autoritarismo, la parola suggerisce altresì l’idea di camminare, incontrare nuove situazioni, fare esperienze e, dunque, conoscere più a fondo.

L’ampio ventaglio di significati si riverbera anche nei titoli scelti per i singoli lavori. In Light in the night il profilo di un edificio, definito da segni bianchi, illuminato all’interno da minuscole luci colorate, si staglia sullo sfondo notturno, palesando la dicotomia tra luce e tenebra. Agesilaus Santander evoca, attraverso un segno avvolgente che si dipana sulla tela, l’Angelo di Walter Benjamin, che procede verso il futuro guardando alle rovine del passato.
Factory with shelds mescola armonicamente architettura e pittura: nove oli di piccolo formato sono disposti sulla parete in una sequenza che alterna astrazione e figurazione, all’interno di un ricalco sul muro, realizzato con un nastro adesivo nero. Sulla parete di fronte è posto un lavoro similare nella struttura: cinque tele di piccolo formato, quattro astratte, una iconica, contestualizzate dentro il profilo nero di una casa, nella quale ben si riconosce la scala. Il titolo, Guido Cavalcanti e i segni, riporta alla mente la qualità immaginifica del più grande poeta dello Stilnovo.

I rimandi linguistici sono ulteriormente esaltati dalla voce registrata di James Joyce che legge frammenti da Ulysses e da Finnegans Wake. Un fluire di parole la cui inesauribilità rimanda a quella dell’inconscio.

articoli correlati
Finelli in collettiva da Poggiali e Forconi a Firenze

tiziana conti
mostra visitata il 15 aprile 2008


dal 10 aprile al 9 maggio 2008
Pietro Finelli – Calpestare
a cura di Alan Jones
Velan Centro Arte Contemporanea
Via Modena, 52 (zona Regio Parco) – 10153 Torino
Orario: da martedì a venerdì ore 16-19
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 011280406; info@velancenter.com; www.velancenter.com


[exibart]

Articoli recenti

  • Fotografia

Geografia dell’energia: Davide Monteleone vince il Photo Grant Deloitte 2024

Davide Monteleone si aggiudica il Photo Grant 2024 promosso da Deloitte con uno progetto fotografico che esplora i territori delle…

16 Luglio 2024 18:02
  • Musei

Firenze: il Museo della Moda riapre a Palazzo Pitti con un nuovo allestimento

Dopo oltre quattro anni di stop, il Museo della Moda di Palazzo Pitti riapre integralmente con un nuovo allestimento, che…

16 Luglio 2024 15:48
  • Arte contemporanea

Un’antica moneta trafugata al British Museum. Ma è una performance

Il giovane artista brasiliano Ilê Sartuzi ha sottratto un’antica moneta d’argento da una teca del British Museum, per restituirla nella…

16 Luglio 2024 13:10
  • Mostre

Un’arte del riscatto: il progetto di Michele Bellini a Casa Vuota, Roma

Persone senza fissa dimora diventano protagoniste di una mostra grazie alla forza della pittura: il progetto di Michele Bellini fa…

16 Luglio 2024 11:53
  • Musei

Palazzo Reale di Napoli, nuove aperture dal Museo al Belvedere

Una nuova esposizione permanente per raccontare la lunga storia di Palazzo Reale di Napoli che, con il Belvedere riaperto e…

16 Luglio 2024 10:11
  • Arti performative

L’estate dei festival: arriva Nextones, performance nelle cave della Val d’Ossola

Arriva l’estate e tornano anche i festival: oggi vi presentiamo Nextones, il festival multidisciplinare che porta la sperimentazione artistica nelle…

16 Luglio 2024 9:01