Raccontare lâItalia del â900 è, ormai, una consuetudine per la GAM di Torino, che periodicamente propone al pubblico mostre di pittura e scultura di grandi maestri del passato e contemporanei. Tutto ciò accade nelle sale di Via Magenta e presso Villa Remmert a CiriĂŠ dove, proprio in questi giorni, ci si può avvicinare allâarte di Nino Migliori.
PiĂš che scatti fotografici, giacchĂŠ ogni sua immagine (una selezione di 125 opere) è un intreccio con altri campi dâespressione, risultato di una lunga attivitĂ â iniziata alla fine degli anni Quaranta â sul terreno della sperimentazione linguistica e del trattamento delle immagini: dalle influenze neorealiste allâindagine dei materiali e delle tecniche.
Intrisi di regionalismo e umanitarismo, sono i ritratti di vita rubati al popolo: il sonno dâun vecchio, la smorfia di paura mista a stupore dâuna bambina, che forse da detto o fatto qualcosa di scorretto. E, poi, ancora: una cittĂ vista con gli occhi dellâanima â La mia cittĂ , del 1958; la gente antica e moderna del Sud; i giocattoli desiderati dai bambini del dopoguerra. Tutto questo fa parte di una ricerca che pone principale attenzione ai particolari come segni, macchie, muffe, scritte e alla rilettura delle terre meridionali; terre di confino durante le due guerre e poi di confine, dove permangono forti contrasti che le rendono uniche e per molti versi distanti dal resto del paese.
Segue la ricerca di nuova luce e densitĂ di forme nelle immagini tratte da Grafica Grafica, realizzate nel 1975 in occasione della mostra presso la Calcografia Nazionale di Roma. Le figure (ingrandite) sono tratte da particolari di stampe del Piranesi e di Vincenzo Folo, ed evidenziano i codici di trascrizione, i codici di scrittura, dal futurismo alla pop, allâomaggio a Morandi.
Vero polo dâattrazione sono, in ogni caso le mani. Accattivante estremitĂ dellâessere umano, capaci di carezze delicate e di tocchi vigorosi, nitide e sfocate, veloci e lente, unite e distanti nellâintraprendere voli pindarici attraverso lâacqua, il vento, la natura. Natura, naturalmente, selvaggia e spaesata, dove Migliori, partendo dal dato reale taglia lâimmagine e ne isola dei particolari â foglie, fili dâerba â per poi stampare su pellicola meccanografica le fotografie sovrapposte.
Infine, i colori della serie Trasfigurazioni dove, particolare interesse rivestono i contorni e i contrasti di colore che servono allâartista per comunicare la sua immagine della realtĂ . Immagini straordinariamente poetiche, per la grazia con cui lâautore sa donare a concrete e giocose architetture, lâeternitĂ della favola e la sfuggevolezza del sogno.
Contemporaneamente alla mostra della GAM, La Fondazione Italiana per la Fotografia presenta una rassegna di opere sperimentali di Nino Migliori dal titolo Nino Migliori. Ombre di luce, e la Galleriafiaf una raccolta di lavori degli anni â50 presentati nei concorsi fotografici dal titolo Nino Migliori. Dalle avanguardie al Neorealismo.
Oltre alle fotografie presentate a Villa Remmert, un nucleo di opere verrĂ esposto (in unâapposita Sala del I piano della GAM) â nella sede centrale della Galleria Civica dâArte Moderna e Contemporanea di Torino, in Via Magenta, 31.
articoli correlati
Piergiorgio Branzi, Prato, Cassero medievale
Gli anni del neorealismo, Torino, Museo dellâautomobile
Nino Migliori, Instant, Bologna, Artefiera 2000
Federica De Maria
mostra visitata il 23 marzo 2002
[exibart]
Fino al 2 giugno 2025 il Forte di Bard dedica una mostra a Emilio Vedova, maestro indiscusso della pittura italiana…
Dopo otto anni di lavori, quel percorso lungo un chilometro che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti torna ad essere…
Re Lear è morto a Mosca, Re Chicchinella, Lo cunto de li cunti: tanti gli spettacoli che hanno spiccato per…
Dai film cult alle ultime uscite del 2024. Una selezione di titoli estremamente vari, accomunati soltanto da case d'asta, vendite,…
Dai costumi e scene per balletto di Yves Saint Laurent, allâevoluzione del colore rosso esplorato attraverso tessuti e documenti storici:…
Sulle note di All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey o di Last Christmas, ma anche dellâintramontabile…