La Galleria Velan si è trasferita
da qualche tempo in un interno cortile nella popolosa zona di San Salvario,
collocandosi in un ex garage. Scontato, pertanto, il titolo del nuovo ciclo di
mostre pensato per lo spazio: Garage42, un garage per due. A inaugurarlo gli artisti Davide
Bertocchi
(Modena, 1969; vive a Parigi) e T-yong Chung (Tae-Gu, 1977; vive a Venezia),
scelti dalla curatrice Francesca Referza in virtù della loro poetica affine, com’è nella
natura del progetto, che intende mostrare una selezione di opere tratte da
ciascun percorso artistico, per sottolinearne i punti di sottile contatto.Colpisce immediatamente
l’omogeneità estetica di entrambi, “un’estetica non funzionale”, secondo le parole di Referza,
che per Bertocchi si traduce tangibilmente nel lavoro intitolato Useless
Revolutions, dove
una sfera da discoteca, ridotta a puro involucro nero in pvc, perché privata
delle sue tesserine a specchio, seppur illuminata, invece di riflettere la luce
la respinge, abdicando al suo ruolo originario.Una sfera che dialoga benissimo
con quella verniciata color alluminio di Chung, autore di una sedimentata
installazione (Untitled, 2010), frutto di oggetti trovati, assemblati, poi immersi in un
calco di cemento o dipinti con la pittura spray e dunque reinventati, con lo
scopo di “spogliarli della loro funzione assegnatagli dal sistema”, spiega l’artista, “e offrire
suggerimenti per una nuova identità, non materiale ma soprattutto mentale”. Le possibilità ancora inespresse dalle
cose ma potenzialmente realizzabili, anche solo nella mente, costituiscono
dunque l’area di attenzione di Chung, che in Untitled (2005) invita a un gioco di dadi
particolare. Se non improbabile, perché i dadi sono fatti di marmo e con
immagini di treni, aerei, bici e nomi di note città del mondo come New York,
Milano e Londra al posto dei consueti numeri e simboli. La durezza della pietra
torna sotto mentite spoglie nell’opera Telly (CNN) di Bertocchi, per filtrare le
immagini di uno schermo televisivo collegato via satellite ai programmi
trasmessi dalla CNN (con un effetto che ricorda da vicino la Physio-Tv di Helidon Gjergji). Il messaggio perde così la sua
rilevanza per ridursi a una semplice macchia di colore in movimento, dai
contorni confusi e silenziosi. Una visione astratta e neutralizzata della
comunicazione in cui, però, “non c’è alcun intento di giudizio morale”, precisa l’artista, “ma solo
l’interesse per lo spazio a cui idealmente il lavoro rimanda”.
Un concetto espresso da Bertocchi
anche in Tropicalnocturnalpastiche, una composizione fotografica di 25 immagini di test
atomici eseguiti dal 1945 a oggi nei paradisi tropicali, dalle Isole Bikini
agli atolli del Pacifico, realizzata reperendo il materiale su internet, per
dimostrare che in ogni singolo scatto dell’esperimento “i principi
fondamentali dell’universo sono riprodotti in modo piuttosto impacciato,
perverso e inquietante dall’uomo”. articoli correlati
Davide Bertocchi a Milano
12
labours in 7 days for the fantastic 4 a Napoli
Intervista
con T-yong Chung
claudia giraud
mostra visitata il 19 maggio 2010
dal 19 maggio al 9
luglio 2010
Davide
Bertocchi / T-yong Chung – Spacecraft Attitude
Velan Centro Arte Contemporanea
Via Saluzzo,
64 (zona San Salvario) – 10153 Torino
Orario: da
martedì a venerdì ore 15.30-18.30
Ingresso
libero
Catalogo
disponibile
Info: tel./fax
+39 011280406; info@velancenter.com; www.velancenter.com
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