Regione Piemonte e Sala Bolaffi ancora impegnate per valorizzare il meglio dell’arte Piemontese. Attivo protagonista a Torino, Silombria lavora nel settore pubblicitario fino al 1985, anno in cui decide di dedicarsi a tempo pieno alla pratica artistica. Tra i fondatori, nel 1968, della nota agenzia CGSS, milita nelle fila del movimento di liberazione omosessuale FUORI! e collabora alla nascita della Fondazione Sandro Penna. Allievo a Genova di Emilio Scanavino, l’artista si rivela un personaggio importante anche nel campo del design e della progettazione, basti pensare che le sue figure alate per luminarie stradali sono utilizzate nella città di Tokyo e in svariati comuni italiani.
Silombria è un autore poliedrico, energico, instancabile: “Con Marco è sempre così”
Il suo è un linguaggio immediato, ludico, ironico e dissacrante, influenzato senza dubbio dai trascorsi nel settore della comunicazione pubblicitaria. Sebbene i suoi esordi artistici siano caratterizzati dall’esclusivo ricorso alla pittura e al disegno, Silombria arriva a servirsi delle tecniche più disparate – dalla fotografia alla scultura –, mescolando vecchio e nuovo, arcaicità e tecnologia.
La mostra è introdotta dalle opere più recenti (serie Accartocciati, 2002-2003), basate sull’idea di riciclaggio iconografico e realizzate mediante manipolazioni digitali. Sono presenti, poi, numerosi dipinti in acrilico, risalenti alla metà degli anni Ottanta e incentrati sulla bellezza armonica del corpo maschile (Central Park e Long Island, entrambi del 1985). Le rivisitazioni di capolavori della storia dell’arte sono
Seguono le composizioni ornate da oggetti kitsch in materiale plastico, in prevalenza riproduzioni di ortaggi e frutta (Canova, 1995; Dionysos in love, 2000), i vasi in terracotta prodotti a partire dagli anni Novanta (serie Otto vasi elettrici, 2000), alcune fotografie riconducibili alla ricerca sul nudo maschile.
Da non perdere, in chiusura, un’affascinante installazione costituita da decine di anfore dipinte, magari le stesse delle quali Silombria va a caccia con entusiasmo in Tunisia, proprio come l’amico Farinetti ricorda nell’intimistico testo pubblicato in catalogo.
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La precedente mostra alla Sala Bolaffi, l’antologica di Marcolino Gandini
sonia gallesio
mostra visitata il 9 ottobre 2003
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