06 novembre 2004

La MontMartre di Torino

 
Una casa di borgo sulla collina torinese che diventa una dimora di charme. Una ambientazione ideale tra la storia rurale del Piemonte e l’avanguardia della metropoli sabauda. Così una ‘maison rural’ per vacanze diventa uno dei più interessanti esperimenti di residenza per artisti. Con la costituzione di una collezione permanente. Daniela Boarino, che di Residenza San Rocco è deus ex machina, ci racconta il progetto in quest’intervista…

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“La mia sensibilità nei confronti di ciò che appartiene al passato è elevatissima. Cercavo una casa che avesse della storia. Cercavo una casa da amare. Quello che volevo però era qualcosa di diverso dalla solite dimore patrizie. Belle ma mussali. E lontane dal mio vissuto”. Riferimenti a ieri ed alla tradizione. A parlare è Daniela Boarino splendida quarantenne con una laurea in storia medievale ed una professione da insegnante di lettere, deux ex machina della torinese Residenza San Rocco che, oltre ad essere un resort di charme sulla collina torinese, si sta configurando come uno degli esperimenti più interessanti di residenza d’artista.
“Questa casa sulla collina di Torino è stata per me un amore fulmineo” continua “E’ stato un ritrovare le mie radici. La mia famiglia è di origine piemontese. I miei antenati coltivavano la terra. Hanno vissuto sempre sulle colline, prima in grandi cascine lavorando come mezzadri poi, divenuti piccoli proprietari, si sono trasferiti in borghi più urbanizzati. Proprio queste piccole ‘case di borgo’ mi hanno sempre suscitato un forte”.
E infatti anche la Residenza di San Rocco è una casa di borgo, una di quelle tipiche costruzioni che, addossate le une alle altre senza ordine ma con una trama affascinante e razionale, formano i centri storici italiani. Per la precisione, ci spiega la Boarino, l’edificio “nella mappa napoleonica del 1805, è registrato come ‘maison rural’, non cascina, rustico, fienile o altro. Si tratta di una struttura che era adibito dunque unicamente ad abitazione civile anche se probabilmente, al piano terreno, soprattutto nel periodo invernale, poteva ospitare piccoli animali”.
residenza san rocco
Precisamente ci troviamo a Cavoretto, sulla Collina Torinese, in uno di quei luoghi che nelle prime decadi del Novecento erano scelte come mete di villeggiatura da ricchi e nobili che da Torino salivano fin quissù in carrozza, per sfuggire al caldo ed al caos della città.
Daniela Boarino ci racconta come ha impostato i lavori di restauro, subito dopo aver trovato la casa che diventerà la Residenza San Rocco: “ho tenuto presente innanzitutto la ‘natura’ dell’edificio e ho cercato di rispettare il suo carattere. Di volta in volta, di fronte a nuove difficoltà ma anche alle nuove opportunità che la casa offriva si è data una soluzione ad hoc, lavorando senza forzature ideologiche. Il lavoro è stato finalizzato alla realizzazione di un luogo per l’ospitalità, gli appartamenti dovevano essere destinati alla ricezione turistica”.
Ed è per questo che le vere caratteristiche di San Rocco sono il fascino, la raffinatezza di una dimora storica dove soprattutto si deve “star bene”. Ma l’iniziativa che davvero c’interessa e che è nata tra le stanze di questi affascinanti appartamenti per vacanze consiste in un progetto ad ampio raggio di residenza per artisti. In sintesi? La direzione della Residenza vaglia le proposte che arrivano, seleziona un artista per volta che verrà ospitato in uno degli appartamenti di San Rocco gratuitamente per un periodo di tempo. In cambio gli verrà chiesto di lasciare un lavoro per la collezione della dimora.Residenza San Rocco
La filosofia? “Leggere in chiave moderna il concetto di ospitalità facendo riferimento a ciò che essa era in passato e cioè l’offerta di accoglienza a pellegrini e viandanti. Ma soprattutto ad artisti poeti e cantastorie che si spostavano di corte in corte, di residenza in residenza”.
E gli obiettivi d’immagine? “La promozione della residenza San Rocco continua attraverso canali non convenzionali per il raggiungimento di un target di clientela di elevata sensibilità estetica” e aggiunge “la crescita del consenso si è potuta valutare attraverso le richieste di ospitalità che sono aumentate a tal punto da richiedere attualmente un’attentissima selezione degli artisti ospitati”.
Insomma l’organizzazione messa in piedi da Daniela permette di dare una visibilità aggiuntiva alla sua azienda, consente la creazione di una collezione (“non escludo l’organizzazione di una mostra” dice e aggiunge un po’ per scaramanzia “quando la raccolta sarà ampia, internazionale e completa”), inserisce la Residenza San Rocco all’interno di una sinergia tra artisti, collezionisti e gallerie. “Tanto che” chiosa Daniela Boarino “ormai sono molti i galleristi che sponsorizzano i propri artisti per far sì che vengano ospitati alla Residenza”. Per inviare i loro protetti a recuperare un po’ d’energie e d’ispirazione sulla MontMartre di Torino.

intervista a cura di massimiliano tonelli


via San Rocco, 6 – 10100 Cavoretto (TO) –
Tel. +39 339 4266992 Fax +39 011 5628815 – info@viasanrocco.com ; www.viasanrocco.com
Gli artisti ospitati dal 2002 ad oggi: Stefano Cagol Gianluigi Bellei Giovanni Dalessi Valerio Berruti Angela Policastro Marco di Giovanni Susan Dutton Simona Spaggiari Melena Vassiliev Christian Posani Maura Banfo
Gianni Lillo


[exibart]



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