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18 dicembre del 1999 al 25 Aprile del 2000 Joan Mirò: «le metamorfosi della forma» La grande mostra di fine millennio Firenze, Palazzo Strozzi
toscana
La mostra espone le opere composte dal maestro spagnolo durante gli anni della sua permanenza a Palma de Maiorca, scanditi dalla massima libertà espressiva e da una feconda creatività che trova sostegno nel legame con la fondazione Maeght
di redazione
Juan Mirò è un artista che ama la libertà. Un anarchico della forma che si prende gioco della realtà; colorandola, deformandola, assimilandola in variegati pezzi, per riproporla sotto spoglie invereconde di differente sensibilità, dove termini come realismo, forma, prospettiva, oggetto assumono nuovi e diversi significati.
Dell’arte contemporanea Mirò incarna una delle anime più libere ed allegramente anarchiche: lui giocoliere che usa i «ferri» del suo mestiere come altrettante armi contro la dittatura del razionalismo.
Quello che non appare è più e meglio, ed è anche più divertente di quello che appare, sembra dire Mirò nelle sue creazioni.
»Sprazzi di colore improvvisi, deformi le forme statuarie, la tela scompare nella ricerca di nuovi supporti: è l’arte dell’im-mediato che esplode all’improvviso, raccogliendo le scorie della realtà per riproporle in nuova veste.
«Comincio i miei quadri per effetto di una scossa che sento e che mi fa sfuggire alla realtà.
La causa di questa scossa può essere un filo che si stacca dalla tela, una goccia d’acqua che cade, l’impronta lasciata dal mio dito sulla superficie lucente di questo tavolo»: questo è mirò.
La mostra in cartellone a Palazzo Strozzi fino al 25 aprile del 2000racconta l’universo ludico e poetico di un artista celebrato che, giunto negli anni della sua seconda maturità, si abbandona all’estro ed alla creazione, lasciandosi trasportare con dolcezza, quasi. In maniera totale, senza remore. E senza falsi pudori.
La mostra è promossa dal Comune di Firenze e dalla fondazione Maeght di Saint Paul de Vence, ed è curata da Jean Luis Prat, (direttore della Fondation Maeght). il percorso espositivo raccoglie opere lavorate da Mirò dal momento in cui il maestro spagnolo si stabilisce a Palma de Malliorca (1956) in uno spazio appositamente allestito per ospitare lui e la sua libera creatività.
In tutto un centinaio di sculture, dipinti ed opere su carta di grandi dimensioni, provenienti dalla fondazione Maeght di Saint Paul de Vence. Opre realizzate da Mirò tra gli anni Sessanta e Settanta, duratene i quali, tra il maestro e la Fondazione si stabilì un legame fortissimo e duraturo. Legame che proprio in occasione di 35 anni dalla nascita della Fondazione Maeght trova nella mostra fiorentina una vetrina d’eccezione nelle bellissime sale del palazzo Strozzi che, ancor una volta, si conferma scenario ideale per grandi manifestazioni d’arte.
Firenze, Palazzo Strozzi, tel 055 215271
Dal 18 dicembre del 1999 al 25 Aprile del 2000
Orario: 10-19 (tutti i giorni); Natale e Capodanno 15-19.
Ingresso: 15.000
Per informazioni e prenotazioni 055 2340742
Domenico Guarino
[exibart]