Categorie: toscana

20.VI.1999 – 30.IX.1999 | Dei ed Eroi | Firenze, Museo Archeologico e Giardino di Boboli

di - 10 Giugno 1999

Un dialogo tra forme, come è stato definito.
Da una parte la classicità (arcaica, ellenica, latina, rinascimentale); dall’altra una modernità che ripropone i temi cari all’arte occidentale e mediterranea filtrandoli nel setaccio della modernità plurisecolare.
Tra veli e volti divisi a metà, Mitoraj esalta la purezza delle forme, la levigatezza della materia, il senso di infinito che soccorre gli animi inquieti nell’aggettazione pacata delle linee.
Come dire: alla fine quello che rimane è l’uomo, la sua fisicità, la sua psichicità. Le resine del tempo si depongono ma l’arte le scrosta e ripropone intatto il perno della storia terrena.
Igor Mitoraj è nato ad Oederan da genitori polacchi ne 1944. Espone per la prima volta nel 1967 a Cracovia dove aveva frequentato la Scuola d’Arte e vari corsi di perfezionamento.
Il suo processo di maturazione si compie a Parigi, durante il l’irripetibile stagione del Maggio sessantotto.
Negli anni settanta, Mitoraj compie lunghi viaggi in Messico ed in Amerrica Centrale. Nel 1981 il passaggio a Pietrasanta (dove tuttora vive) e la tappa fondamentale della sua carriera: la scoperta del marmo. Un nuovo medium espressivo che subito affascina e coinvolge Mitoraj il qual da quel momento si abbandona alla conoscenza ed alla assimilazione delle suggestioni classiche compiendo numerosi viaggi in Grecia.
La mostra fiorentina ha un titolo quanto mai emblematico «Dei ed Eroi»; ideali, miti, storie, genealogie di leggende che lasciano aloni fecondi e tracce indelebili ancora oggi, nella nostra modernità di fine secondo millennio. Con la forza irrinunciabile degli assoluti.
Si tratta della più ampia e suggestiva esposizione dell’arte di Mitoraj fatta finora. Un’esposizione che nasce sotto il segno dei Medici ed alla cui sistemazione lo scultore polacco ha lavorato tantissimo: studiando gli accostamenti, le posizioni, i momenti di quel dialogo senza tempo cui chiamava le sue creazioni a confronto- scambio con i capolavori della classicità.
90 opere (7 inedite), 45 al Museo Archeologico, 45 a Boboli. Alla Galleria d’arte moderna di Palazzo pitti anche una quarantina di disegni.
Tra le opere da segnalare la serie dei «Centauri», il «Torso d’inverno», «Tindaro con piede»,« Donne I», «Eros», «Iniziazione». A Pitti, sul piazzale antistante «Tsuri-No-Hikari», nel Giardino di Boboli «Icaro» (statua alta sette metri) «Tindaro screpolato».

Domenico Guarino

[exibart]

Articoli recenti

  • Moda

Louis Vuitton × Murakami: la nuova collaborazione tra arte e moda

Louis Vuitton e Takashi Murakami insieme, per una nuova collezione tra arte e moda, a 20 anni dall’ultima collaborazione: le…

28 Dicembre 2024 12:20
  • Mercato

Stranger Things! Gli oggetti più curiosi passati all’asta nel 2024

Dinosauri, gioielli reali, cimeli sportivi. La nostra rassegna dei lotti insoliti aggiudicati all'incanto, da gennaio a dicembre

28 Dicembre 2024 11:29
  • Attualità

Un anno di arte e cultura: le notizie che hanno segnato il 2024

Un anno bisestile che ha unito farsa e tragedia: i momenti salienti del 2024 nel mondo dell’arte e della cultura,…

28 Dicembre 2024 11:00
  • Fotografia

Other Identity #140, altre forme di identità culturali e pubbliche: Rachele Gabrielli

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

28 Dicembre 2024 10:20
  • Progetti e iniziative

A Hong Kong apre un centro per la millenaria cultura tessile cinese

Il Chinese Textile Centre è il nuovo centro culturale di Hong Kong che promuove la millenaria tradizione tessile cinese, con…

28 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Vienna: le cinque mostre da vedere in città durante le vacanze

A Vienna sono numerosissime le esposizioni da visitare tra dicembre e gennaio. Ne abbiamo selezionate cinque da non perdere, tra…

28 Dicembre 2024 0:02