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Artube, artisti in discoteca
toscana
Luci psichedeliche e occhiali scuri. Un’accoppiata vincente se vogliamo evitare di vedere cosa ci sta intorno. Eppure il popolo del Tenax, nota discoteca fiorentina, sembra smentire quest’idea. Attraverso le lenti colorate e i fumi dell’adrenalina, gli sguardi si alzano per guardare…
Gli sguardi non puntano lo spettacolo dei look stravaganti, ma le “tracce di facce” (foto qui sotto) di Stefano Fiaschi, che osservano silenziose il movimento della notte. Una fila di tele quadrate mostrano volti decisi, picchiati da mille piccoli cerchi che ne marcano le ombre. Sospesi in alto sulla parete dell’Artube , al primo piano della frequentatissima discoteca, i quadri di Fiaschi si leggono bene da lontano, dalla sala inferiore. Da qui si percepiscono le forme dei volti, che si disgregano in tondi intersecati, se visti da vicino. Figurativo dal basso, astratto dall’alto. E’ un effetto ricercato, che rimanda alle prime ricerche dell’artista. Fotografare volti dai lineamenti forti, per poi elaborarne i profili al computer, fino a dissolverli.
In una sala isolata, primeggia l’ultimo lavoro di Stefano. Ancora la foto di una faccia, in una gamma cromatica acida. Ma solo quattro particolari del volto, ritagliati in formati rettangolari, trovano spazio sulla tavola; sono sottosopra, non c’è nessuna intenzione di ricomporre la fisionomia reale. Su di essi, campeggiano le definizioni di noema, la conoscenza attraverso l’esperienza.
La gente si ferma, guarda, magari ride. Oppure si interessa, chiede informazioni, prende il catalogo messo a disposizione del pubblico. Esce per andare a ballare, ma -e siamo ottimisti-, impara anche a guardare.
Ecco il senso della rassegna Artube Tenax 2002 , curata da Jacopo Jenna. Avvicinare al mondo dell’arte contemporanea persone che, probabilmente, non metterebbero mai piede in una galleria; nello stesso tempo, dare opportunità espositive a giovani emergenti. Un progetto che è già alla sua seconda edizione. E che, dato il successo, si meriterebbe qualche finanziamento in più; almeno per assicurare il lavoro degli artisti contro danni quanto mai prevedibili. Per adesso, comunque, apprezziamo lo spirito d’iniziativa, che metterà in mostra artisti diversi ogni fine settimana, fino alla fine della ‘stagione danzante’.
I prossimi in lista: Officina Evoque, con le loro saop-operas in chiave pop; Riccardo Storai, con un monolite di polistirolo tra la folla in movimento; e Barbara Ceccatelli (foto in alto), caustica riproduttrice di un ambiente quotidiano sempre più artificiale.
Non vediamo l’ora di vederli. Ballando a ritmo di musica house.
link correlati
www.tenax.org
silvia bottinelli
vista (ballando) il 28 settembre 2002
Artube Tenax 2002, a cura di Jacopo Jenna
tutti i fine settimana al Tenax, via Pratese, 46 – Firenze
www.tenax.org– info-line: 055308160
[exibart]