Nella sala dominata dall’imponente sfera armillare di Antonio Cantucci, il più grande modello di Universo mai realizzato, l’esposizione propone una serie di suggestive “teoriche dei pianeti”, ovvero sfere che non rappresentano l’intero universo, ma soltanto le orbite di alcuni pianeti, risalenti al XVI secolo.
L’universo, la sua configurazione e la sua storia non hanno mai cessato di essere motivo di appassionate discussioni, ricerche ostinate e ipotesi ardite. Tra le concezioni più note e diffuse la aristotelico-tolemaica prevedeva la Terra immobile al centro di un universo chiuso, mentre quella copernicana riconosceva la terra mobile intorno al sole. Nel sistema immaginato da Tycho Brahe, invece, la Terra immobile al centro era circondata dai pianeti che ruotavano intorno al Sole.
I sistemi immaginati sono stati accompagnati da sistemi “costruiti”, modelli che hanno reso quindi visibili le teorie. Questi modelli sono le sfere armillari aristoteliche-tolemaiche, copernicane o ticoniche, nelle quali gli anelli (armille) rappresentano i cerchi e le orbite dei corpi celesti.
In assenza di prove inequivocabili e convincenti, la realizzazione di una sfera armillare per una data teoria planetaria contribuiva a spostare l’ago della bilancia verso un sistema del Mondo piuttosto che verso un altro.
Dunque, riuscire a trasporre una teoria planetaria negli anelli e nei dischi della sfera rendeva plausibile che l’architettura del modello riflettesse l’architettura del reale meccanismo celeste.
Accanto alla sfera armillare lignea, ricoperta di foglie di oro zecchino, di Antonio Santucci, costruita tra il 1588 e il 1593 per ordine di Ferdinando I de’ medici, il visitatore può ammirare il gruppo di sfere provenienti dalla Biblioteca Medicea Laurenziana, per opera dell’architetto e astronomo Antonio Lumicini sotto commissione di Cosimo I de’ Medici.
Questi modelli non rappresentano sistemi nei quali ciascun pianeta si muoveva in un guscio sferico omocentrico, chiamato orbe, costruito a sua volta da altri gusci parziali non tutti concentrici.
Ad esempio il modello della sfera di Mercurio prevede una serie di anelli che insieme formano una sfera celeste. La peculiarità di questo modello risiede nel fatto che l’asse principale del piatto, posto al mezzo anello, non è orientato verso il centro della sfera celeste. Il complesso è retto da una figura umana “il Filosofo” che posa su una base di legno realizzata da Valerio Cioli nel XVI secolo.
Oltre alla mostra il visitatore è invitato ad una serie di appuntamenti, previsti per tutta la settimana.
Calendario: X Settimana della Cultura Scientifica
22 maggio 2000, ore 17.00 Tavola Rotonda
“La storia delle scienze e delle tecniche come risorsa formativa”, Sala Ferri( Palazzo Strozzi)
23, 26 maggio e 17, 21, 26 giugno 2000; ore 12.30
Il Sole in cattedrale, il passaggio del sole al grande Gnomone del Duomo di Firenze
25 maggio 2000, ore 15.00, Planetario Aperto
Conferenza Galileo Astronomo con visita guidata alla relativa sezione del Museo di Storia della Scienza
27 maggio 2000, ore 10.30, Planetario Aperto
Conferenza La vita nell’universo
Ore 15.00
Conferenza Le longitudini
30 maggio 2000, ore 18.00, Il Sole in cattedrale
Conferenza, sala della Cassa di Risparmio di Firenze, via Portinari,5
1 giugno 2000, ore 18.00, Il Sole in cattedrale
Conferenza “Leonardo Ximenes S. J. Ingegnere e Astronomo”, sala della Cassa di Risparmio di Firenze, via Portinari,5
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