14 settembre 2001

Finesettimana d’arte in Toscana

 
Da Firenze a Siena passando per tutti i borghi della provincia. La manifestazione principale è Arte all’Arte ma non sono da trascurare il Videoplace della Papesse e Artport di Firenze. Tutto in un weekend...

di

E’ ormai dal 1996 che ogni anno, tra le provincie di Siena e Pisa, si ripete il piacevole rito di ‘Arte all’Arte’: tutta la carovana dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale si ritrova per una volta distante da Milano, a tre ore da Roma, lungi da Torino, Venezia o Bologna.
E’ infatti questo uno dei grandi meriti di ‘Arte all’Arte’: costringere il rutilante popolo delle inaugurazioni ad ‘andar lento’, fermarsi, tentare una riflessione. Il vernissage di Arte all’Arte contrappone all’asettico prosecco meneghino ed alla casececcia Fanta capitolina tutta una serie di cene, pranzi, buffet, spedizioni in pulmann per i luoghi più ameni di tutta la Toscana. L’obiettivo per la verità non è certo quello di far prendere una buona boccata d’ossigeno a critici d’arte e giornalisti; il compito di Arte all’Arte è sempre stato quello di scovare delle nuove connessioni ed individuare dei punti di contatto tra l’arte ed il territorio. La scelta espositiva, affidata di anno in anno ad un diverso curatore, ha portato a San Gimignano, Montalcino, Marzia Migliora Volterra, Casole, Poggibonsi e Colle Val d’Elsa il meglio dell’arte attuale a livello mondiale; il tema, mai mutato, è sempre stato “Arte Architettura Paesaggio”.
I curatori di questa sesta edizione, Jerome Sans e Pier Luigi Tazzi, hanno intitolato la rassegna ‘Voice Over’ rendendone protagonisti maestri come Jannis Kounellis – lavorerà sul pozzo di Piazza Duomo a Montalcino -, Marina Abramovic – l’artista slava sarà impegnata in un padiglione abbandonato dell’ex-ospedale di Volterra -, Cai Guo-Qiang – costituirà sotto un arco di Colle Val d’Elsa un minicentro d’arte contemporanea di cui sarà allo stesso tempo artista, direttore e curatore, ironizzando sul sistema dell’arte –, Pascale Marthine Tayou – lavorerà in un campetto di calcio che paradossalmente si trova nel centro di San Gimignano –, Nari Ward – presenterà un’opera sui vizi del nostro tempo prendendo spunto dalla natura insolitamente industriale, per il territorio senese, di Poggibonsi. Le installazioni resteranno allestite fino all’epifania del 2002.Ottonella Mocellin, lavoro su catalogo dal titolo Little Trouble Girl del 1999
Tra i progetti a latere citiamo quello relativo alla Casa della Musica (in una frazione di Colle val d’Elsa) dove questa sera, anche grazie al fondamentale supporto della rockstar Piero Pelù, verrà inaugurata una installazione permamente di Loris Cecchini, artista senese ormai lanciato verso grandi successi internazionali.
Di Arte all’Arte parleremo diffusamente nella prossima settimana cercando di pubblicare articoli su ognuna delle installazioni presentate. Vorremo dunque a questo punto sottolineare la presenza, sempre in questo finesettimana, di un interessante arcipelago di iniziative sulla scena toscana.
Non potevano mancare all’appello di questo weekend d’arte le Papesse, il museo senese presenta una interessante rassegna video nelle serate di venerdi, sabato e domenica. Le proiezioni, divise in tre aree tematiche, vedranno protagonisti, tra gli altri, Domenico Mangano, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Andrea Salvino. L’evento – che prelude la partecipazione delle Papesse al SienaFilmFestival di fine settembre – sarà accompagnato dalla performance ‘Papa’ del romano Paolo Canevari.
Last but not least: Artport, kermesse fiorentina che alla sua prima edizione si pone l’obiettivo di riportare la cultura del contemporaneo in una città eccessivamente compiaciuta dei suoi antichi fasti. Il festival tenterà infatti di riposizionare l’immagine culturale del capoluogo toscano puntando sulla contaminazione e l’ibridazione delle forme d’arte. Tra gli oltre cento artisti segnaliamo gli storici videomakers milanesi di Studio Azzurro che presenteranno un’ installazione e terranno un workshop per creativi under18. L’assonanza con la parola ‘airport’ riuscirà finalmente a svegliare la sensibilità di Firenze?

Articoli correlati
Arte Elettronica, ultima grande mostra con Studio Azzurro
Paolo Canevari in una importante collettiva romana dello scorso inverno
Performance e docenza di Marina Abramovic a Como
Link correlati
VideoNight/Videplace alle Papesse
Performance di Paolo Canevari alle Papesse
Artport a Firenze
Arte all’Arte

Massimiliano Tonelli


[exibart]

6 Commenti

  1. Guardate che ad Arte all’Arte, di anno in anno, c’e’ sempre meno da riflettere e sempre piu tarallucci e vino (com’e’ nella natura dei suoi organizzatori).

  2. Livia: arte all’arte, come sai, è una rassegna itinerante d’arte contemporanea. Ciò che la distingue (in meglio) dalle altre è la sua tendenza a renderla accessibile ed interessante per tutti. Non voglio dire che diventi interessante per i “tarallucci e vino”, per usare le tue parole; bensì, che tra le altre cose, è quell’aria di festa che hanno i tre giorni dell’inaugurazione che rende meno “snob” (come è invece maggior parte dell’arte contemporanea) e dunque più semplice per tutti. Ugualmente semplice e aperto è l’approccio degli organizzatori. Così, anche coloro -e arrivo finalmente al punto- che abitualmente non seguono le mostre d’arte contemporanea saranno invitati così ad avvicinarsi e cercare di “capire”.
    Penso che questo basti a far “riflettere”…
    Oltretutto mi sono piaciuti molto gli artisti invitati: anche se bevono un pò di vino.

    p.s. buoni i tarallucci e buono anche il vino.

  3. CAro Michele, penso che dovresti ricrederti sulla pallosità del Tazzi: c’eri a Casole d’Elsa quando ha ballato la musica cinese in piedi su uno sgabello in mezzo a cinquanta persone che battevano le mani?
    Ecco una discreta dose di autoironia di un curatore.

    E poi dovremmo imparare tutti da Jerome Sans: di giorno era curatore, di notte faceva il dj.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui