Categorie: toscana

Fino al 01.XI.2015 | Silvestro Lega. Storia di un’anima. Scoperte e rivelazioni | Centro Matteucci, Viareggio

di - 8 Ottobre 2015
Il villino Liberty adiacente al lungomare di Viareggio sede del Centro Matteucci è il luogo ideale, intimo e accogliente, per proporre questa esposizione essenziale ma al tempo stesso esaustiva delle opere di Silvestro Lega (1826-1895).
Nucleo centrale dell’esposizione sono una serie di dipinti che l’artista nativo di Modigliana ha eseguito in due differenti momenti della sua attività ad alcuni membri della nobile famiglia Fabbroni a Tredozio non lontano dal suo paese natale. Qui Lega veniva ospitato dall’amico Giuseppe Fabbroni con il quale condivideva anche gli ideali repubblicani e accolto nei lunghi soggiorni in un ambiente avvolgente e familiare. Dopo gli iniziali studi a Forlì, Lega frequenta l’Accademia di Belle Arti a Firenze, ma mantiene saldi i rapporti con la sua terra di Romagna; risale infatti alla seconda metà degli anni Cinquanta dell’Ottocento la sua prima lunga sosta a Tredozio, poi una lunga permanenza a Firenze e il rapporto affettivo con Virginia Batelli – più volte modella per i suoi quadri. Dopo la morte della giovane nel 1869, a distanza di quasi quindici anni, Lega ritorna a Tredozio per superare, nell’ambiente amichevole che gli è caro, un periodo difficile e di sconforto. I membri della famiglia Fabbroni sono per l’artista ancora una volta i soggetti ideali per i suoi quadri: ritratti ma anche scene di vita quotidiana (In cantina), attività domestiche e momenti di relax e di svago (La lettura). Nei ritratti del nucleo Fabbroni è evidente la differenza stilistica dei due periodi: nel primo si nota una maggiore adesione a quel purismo che sottende tutta la produzione di Lega ma anche a certa ritrattistica francese (Ritratto di Maria Beatrice Fabbroni, Ritratto del dottor Giuseppe Fabbroni, Ritratto di Elisa Fabbroni); mentre nel secondo gruppo, quello degli anni Settanta, la pennellata si fa più dolce e affiorano certi stilemi tipici di Fattori (Ritratto della signora Anna Giulia Giachi) e dei Macchiaioli.

Questa serie di opere non erano mai più state esposte dal 1926 quando, a cento anni dalla nascita, la città di Modigliana realizzò una grande mostra sul pittore. Adesso, a distanza di quasi novant’anni, queste opere tornano a essere visibili insieme ad altri dipinti – tutti documentati – che entrano di diritto a far parte del catalogo generale dell’artista uscito nel 1987.
Tra queste, un’opera giovanile Tiziano e Irene di Spilimbergo considerata da Lega stesso una delle realizzazioni più significative del periodo accademico; poi la redazione intermedia della La lezione, la prima versione di Visita alla balia e il Cofanetto Tommasi che Lega donò all’amico pittore Arrigo Tommasi in occasione della nascita del primogenito. L’oggetto – ormai smembrato – consta di 5 piccole tavolette (i quattro lati e il coperchio) nel quale Lega, quasi con fare impressionistico, realizza scene en plein air tipicamente borghesi, dove la luce e il colore paiono essere traslati di modi di Renoir, ma dove è evidente anche un “retrogusto” derivante da Monet.
Se Lega mantiene, nel corso della sua lunga carriera artistica, la nota di sapore purista che aveva caratterizzato il suo primo periodo, la lezione dei macchiaioli è evidente in particolare negli anni Sessanta quando la frequentazione del gruppo è più assidua e pregnante (La conversazione, L’elemosina, La visita). La sua adesione al gruppo fiorentino-livornese non è però mai totale poiché Lega rimane vigile e attento a quanto, in quegli anni, avveniva in Francia, nell’ambito dell’Impressionismo dal quale assorbe la pennellata vagamente saponosa e i tratti fisiognomici di certi modi di Renoir (Profilo di adolescente con fiocco azzurro) e le pose e i panneggi tipici di Berthe Morisot e di Monet – in particolare con l’uso dei toni azzurrati caratteristici della luce dell’Ile de France.
Attraverso la serie di inediti che Giuliano Matteucci, con la collaborazione di Silvio Balloni, presenta e con la comparazione con alcuni capisaldi della produzione del maestro, si ottiene un excursus su tutta l’attività pittorica di Lega. La mostra è anche l’occasione per sottolineare una volta di più la singolarità dell’artista romagnolo e la coerenza che ha mantenuto nel suo modo di dipingere pur modificandolo nel corso degli anni.
Enrica Ravenni
mostra visitata il 4 luglio
Dal 04 luglio al 01 novembre 2015
Silvestro Lega. Storia di un’anima. Scoperte e rivelazioni.
Centro Matteucci per l’Arte Moderna
via D’Annunzio 28 – Viareggio
Orari: da martedì a venerdì: 15.30-19.30, sabato e domenica 10-13; 15.30-19.30, lunedì chiuso.
Info: tel. 0584 430614; info@centromatteucciartemoderna.it www.centromatteucciartemoderna.it

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