Categorie: toscana

Fino al 1.XI.2015 | Creativa Produzione, La Toscana e il design italiano 1950-1990 | Fondazione Centro Studi Ragghianti, Lucca

di - 18 Ottobre 2015
La mostra mette in luce il ruolo che il design ha avuto in Toscana nella seconda metà del Novecento e l’apporto che la regione ha dato al panorama nazionale.
Dal secondo dopoguerra in poi tante sono state le realtà industriali che hanno permesso lo sviluppo del design nei suoi aspetti più vari ma, in particolare, quello legato all’oggettistica per la casa, i mobili e i complementi d’arredo. La Toscana quindi si pone a pieno titolo tra le regioni che, grazie alla sua diversificata tipologia di industria, ha permesso la realizzazione di oggetti di design in materiali quali cristallo, ceramica, porcellana, marmo e poi… mobili, poltrone, divani, lampade.
Il vero e proprio punto d’inizio del design in Toscana si trova però nella Vespa prodotta da Piaggio di Pontedera e firmata nel 1945 da Corradino d’Ascanio che tutt’oggi, seppur modificata e ammodernata, è l’espressione più alta di certo tipo di design, tanto da essere diventata un vero e proprio “mito”.
Se il vetro di Empoli e il cristallo di Colle Val d’Elsa hanno permesso il diffondersi presso aziende del territorio di oggetti preziosi e raffinati, la Richard Ginori di Sesto Fiorentino, già storicamente accreditata, ha proseguito con la produzione di eleganti ceramiche e porcellane per lo più per la tavola e la casa. Dagli anni Sessanta, Poltronova di Agliana si è distinta per aver fatto disegnare a noti design pezzi importanti (mobili, divani e poltrone) da produrre su larga scala, mentre l’industria del marmo apuo-versiliese ha sollecitato la realizzazione di oggetti d’arredamento.
Sono anni di grande fermento creativo che sollecitano uno sperimentalismo a 360 gradi sul territorio e coinvolgono anche protagonisti della cultura progettuale come Giovanni Michelucci che, nel corso della sua lunga carriera di architetto, non ha mai abbandonato il coté legato al design e che, negli anni Ottanta, ha visto produrre o addirittura ri-produrre alcuni suoi mobili in noce.
Dopo il periodo di Gio Ponti, la Richard Ginori, negli anni Cinquanta, lascia spazio alle eleganti ed essenziali forme disegnate da Giovanni Gariboldi, ma poi anche a Angelo Mangiarotti e ad Aldo Rossi.

La lungimiranza di Sergio Camilli, fondatore della Poltronova, a lasciare spazio a Ettore Sottsass jr. ha permesso che ad Agliana confluissero i maggiori giovani intellettuali e design, tanti di essi provenienti dal fervente clima contestatario dell’Università di Firenze: tra loro Gianni Pettena ma anche il gruppo di Archizoom e Superstudio. La Poltronova insomma, in quel torno di anni, diventa un luogo vitale di creazione, dove si fa cultura, si discute, si progetta.
Le Ceramiche Mancioli di Montelupo Fiorentino hanno nel corso del tempo prodotto, fra gli altri, oggetti firmati da Fernando Farulli ed Ettore Sottsass jr.; mentre la Up & up di Massa ha dato spazio ad Adolfo Natalini, Andrea Branzi e Achille Castiglione nella produzione di oggetti di vario tipo il cui comune denominatore è il marmo.
ColleVilca con la lavorazione del cristallo ha permesso ad Angelo Mangiarotti e a David Palterer di esprimersi con forme stilizzate e sottili, mentre Martinelli luce, oltre alle tante realizzazione firmate dal fondatore Elio, ha prodotto progetti di Gae Aulenti e Richard Neutra.
La lavorazione dell’argento di Pampaloni 1902 ha visto tra i design Lapo Binazzi (UFO) che però ha agito anche su altri fronti ed è stato uno dei design ad autoprodursi per poter vedere concretizzate lo proprie realizzazioni. Insieme a lui anche Gianni Pettena, Mauro Lovi e Andrea Salvetti.
L’esposizione nel suo insieme evidenzia le varie fasi che il design ha attraversato mettendo in luce le mutazioni di gusto. Dalle porcellane anni Cinquanta realizzate da Giovanni Gariboldi per la Richard Ginori dove prevale il bianco e i colori pastello si passa ai vasi in ceramica di Fernando Farulli dove è più evidente l’artigianalità del manufatto. Gli anni successivi sono caratterizzati dal trionfo del colore e dalle forme composite; linee flessuose e volumi asimmetrici si alternano a geometrismi rigorosi e perimetri segmentati. Un complesso excursus nel design che nell’arco di quasi cinque decenni ci ha accompagnato spesso nell’indifferenza o nella tacita presenza del nostro quotidiano.
Enrica Ravenni
mostra visitata il 18 agosto 2015
Dal 13 giugno al 1 novembre 2015
Creativa Produzione La Toscana e il design italiano 1950-1990
Fondazione Centro Studi Ragghianti, Complesso Monumentale di San Micheletto
Via San Micheletto, 3 – Lucca
Orari: 11-13; 16-20; lunedì chiuso; ingresso gratuito
Info: www.fondazioneragghianti.it; info@fondazioneragghianti.it

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