La mostra presenta una selezione di disegni appartenenti alla raccolta del Museum Boijmans Van Beuningen a Rotterdam. Sicuramente i migliori della collezione,
visto che vale la pena di soffermarsi su tutti.
Si tratta di una bella esposizione di piccole dimensioni. Lo spazio, che forse ha delle carenze sotto l’aspetto dell’illuminotecnica, è nell’insieme confortevole per il godimento delle opere; inoltre la sede della mostra, l’Istituto Universitario Olandese, è incantevole, immerso nel verde dei colli d’Oltrarno.
La collezione, che raccoglie disegni provenienti da diverse donazioni di privati, offre un excursus nella storia dell’arte che comprende, fra l’altro, il ‘500 italiano, il paesaggismo olandese e l’800 francese.
Tra le opere italiane spicca, sicuramente, uno studio di Leonardo da Vinci per “Leda con il cigno”, che fa riferimento alla versione raffigurante la donna in posizione seduta. Notevole è anche il foglio, disegnato recto/verso, del Correggio con studi per una “Incoronazione della Vergine” oggi andata perduta. Sono poi presenti Tintoretto, Parmigianino, il Pontormo con una bellissima sanguigna, Domenico Tiepolo (soffermatevi a guardare il suo angelo), e ancora Annibale Carracci, Guardi e Piranesi.
Fra i pittori olandesi del ‘400 e del ‘500 non possono mancare Goltzius, Van Der Weyden e Hugo Van Der Goes, il suo “San Luca” vale da solo la visita della mostra. Il santo è rappresentato nell’atto di disegnare servendosi di uno stilo a punta metallica, lo strumento grafico preferito dagli Olandesi. Naturalmente ci sono alcuni disegni di Rembrandt che affascinano, come i suoi quadri, per lo studio psicologico dei volti e la levità aerea dei paesaggi.
Voglio segnalare ancora i due bei “figura di donna” di Goya e lo straordinario avvocato di Daumier. Tra i pittori francesi troviamo anche Watteau, Dalacroix, Fragonard, Degas e Cézanne. Infine ecco le due tavole di Mondrian: sono due fiori, un “Crisantemo in un bicchiere” e una “Rosa”. Entrambi risalgono ad un periodo della vita dell’artista in cui, tralasciando l’astrattismo, si dedicò ad un figurativismo per il mercato.
L’Istituto Olandese è facilmente raggiungibile con la linea 11 (fermata di Via del Gelsomino), per chi vi si reca in automobile basta seguire le indicazioni per Poggio Imperiale . Consiglio di cercare i tagliandi con il buono sconto (lire 8.000 anziché 12.000) che si trovano nelle maggiori librerie di Firenze.
Pietro Gaglianò
Da oggi e fimo al 15 settembre, negli incantevoli Orti Periurbani di Ceglie Messapica, la mostra “Transiti”, a cura di…
Il nuovo film di Ti West racconta il viaggio di un'aspirante attrice verso la fama, nella Los Angeles patinata degli…
Cultura e paesaggio si incontrano a Tagliacozzo, per la nuova edizione di Contemporanea 2024: la rassegna porta a Palazzo Orsini…
Sono stati assegnati i premi ufficiali della 81ma edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia: il Leone…
Paesaggi urbani, luoghi remoti, territori dell’anima: con un’accurata selezione di circa 140 fotografie provenienti dagli Eredi e dalla collezione dello…
Nel corso della sua carriera, Rebecca Horn ha sperimentato i mezzi di espressione più diversi, dalla scultura alla performance ai…
Visualizza commenti
Ma la facciamo finita di chiamare le mostre da...a...e che cavolo. Buffoni, circensi!!!
Avevo il terrore che non recensivate piu questa mostrina...come mai questo ritardo? In realtà non sembra affatto male.
In quel piccolo spazio dell'Istituto Olandese ho visto due mostre molto interessanti: quella di Van Gogh, con disegni, e di Rembrandt, con disegni e incisioni. Non ho acora visto questa, ma sarà sicuramente una buona mostra, modesta, ma buona.
GRAZIE AL VOSTRO SUGGERIMENTO HO POTUTO VEDERE UN'ESPOSIZIONE PIACEVOLE ED INTERESSANTE. GRAZIE!