Categorie: toscana

fino al 11.VII.2004 | Matteo Civitali e il suo Tempo | Lucca, Museo Nazionale di Villa Guinigi

di - 1 Giugno 2004

Gli oltre cinquant’anni di studi che hanno preceduto la mostra su Matteo Civitali (1436-1502), rivestono l’evento di ulteriore importanza. L’esposizione costituisce un punto di arrivo utile per definire lo stato degli studi e per fare avvicinare il pubblico con una situazione artistica ingiustamente poco nota.
La prima sezione del percorso espositivo è quanto mai inconsueta: introduce nel fermento critico ed artistico che, tra il XIX e gli inizi del XX secolo, riguardò la città di Lucca. L’iniziale perplessità che si avverte di fronte a gessi d’Otto e Novecento realizzati sulla base di calchi di opere di Matteo, esposti accanto ad un’edizione della Storia della scultura di Leopoldo Cicognara, fa posto alla percezione di quale importanza essi dovettero avere presso le Accademie d’Arte del secolo scorso.
È indicativo tuttavia che il nome di Matteo Civitali sia ora per lo più sconosciuto al grande pubblico; l’oblìo che seguì al periodo “romantico” fu ingrandito in gran parte dalla vendita all’estero di molte opere del Rinascimento lucchese.
La mostra è l’occasione per ricondurre l’attenzione verso un linguaggio che, ovviamente, prende i passi da Firenze, ma guardando a Siena, all’Emilia e ad ambienti transalpini, crea un insieme autonomo e di fresca novità.
Si guardi a proposito l’altorilievo di Prato, raffigurante la Madonna col Bambino , recentemente riconosciuta come opera giovanile di Matteo –vedi nel catalogo il saggio e la scheda critica di Francesco Caglioti-; essa è stata sempre ritenuta di mano fiorentina, presumibilmente vicina ad Antonio Rossellino. Infatti gli influssi fiorentini sono evidenti, ma l’impostazione monumentale, tipica dei bassorilievi rosselliniani, si mescola a forme eleganti ed aggraziate, arricchite dall’attenzione per il dato naturalistico.
L’autonomia di Civitali rispetto a Firenze si concretizza in questo. La sua estrema versatilità nel trattare diversi materiali cresce nelle opere mature; in esse più che mai emerge la capacità di colloquiare, di confrontarsi con svariati stimoli. Basta guardare, ad esempio, i busti in marmo e terracotta che rappresentano il Redentore, un motivo iconografico poco diffuso in Italia e proveniente da Oltralpe, la cui pateticità era destinata al culto privato.
L’ambito di indagine della mostra non si limita solamente a Matteo Civitali, per il quale il percorso comprende anche le opere conservate nelle chiese lucchesi e nel circondario (la Cattedrale, San Frediano, San Michele in Foro); vengono qui esposte opere davvero suggestive di suoi allievi e collaboratori, come il pittore Michele Campanti (notizie dal 1450-1521), l’orafo e scultore Francesco Marti (1458-1542), per arrivare all’ammirevole Michelangelo di Pietro (notizie dal 1484-1525) che già è dentro alle tensioni e al fare “eccentrico” di inizio Cinquecento.
Il grande merito di questa mostra è quello di dimostrare come da realtà artistiche dalla fortuna critica non grandissima, si possano scoprire dinamiche e fatti artistici davvero formidabili.

germano boffi
mostra visitata il 3 maggio 2004


Matteo Civitali e il suo Tempo
Pittori, scultori e orafi a Lucca nel tardo Quattrocento
Lucca, Museo Nazionale di Villa Guinigi
Orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.00 (compresi lunedì e festivi)
Ingresso: Intero € 8,00; ridotto (studenti, minori di 18 e maggiori di 65, soci F.A.I. e T.C.I.), € 6,00; scuole € 4,00 (gratuito per due accompagnatori e bimbi fino ad 8 anni).
Informazioni e prenotazioni: tel.0583-583150 e-mail: info@matteocivitali.it sito ufficiale: www.matteocivitali.it  
Catalogo e curatori: “Matteo Civitali e il suo Tempo. Pittori, scultori e orafi a Lucca nel tardo Quattrocento”- Silvana Editoriale- a cura di Clara Baracchini, Francesco Caglioti, Marco Collareta,
Gigetta Dalli Regoli, Massimo Ferretti, Maria Teresa Filieri


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Ode: si apre a Cavalese la mostra personale di Antonella De Nisco

Lungo la passeggiata sul Rio Gambis, a Cavalese fino al 29 settembre, sei grandi opere di Antonella De Nisco raccontano…

7 Luglio 2024 0:02
  • Progetti e iniziative

MUVE Mestre: arte e riqualificazione urbana

La proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia si estende nell'entroterra, trasformando Mestre in un nuovo polo culturale

6 Luglio 2024 16:00
  • Fiere e manifestazioni

Videocittà torna a Roma. Francesco Dobrovich ci racconta il festival della visione e della cultura digitale

Il direttore creativo Francesco Dobrovich ci racconta la settima edizione di Videocittà, il festival che anche quest’anno accende la più…

6 Luglio 2024 15:03
  • Premi

Ocypete, a Fabrizio Cotognini va il Premio internazionale d’Arte Casati

Nella suggestiva Maison a Saludecio, Casati e Archivio Paolini, fucine del Rinascimento Culturale italiano per la tutela del patrimonio contemporaneo…

6 Luglio 2024 14:00
  • Attualità

In che modo la cultura può essere uno strumento di diplomazia internazionale? Alcuni casi di doni e soft power

Intervista al Consigliere d’Ambasciata Marco Maria Cerbo, che ci ha raccontato la storia dei siti Unesco, dei panda cinesi e…

6 Luglio 2024 13:46
  • Arte contemporanea

Uomo e natura, un equilibrio da curare: riflessioni su una mostra a Siena

A Siena, la galleria Fuoricampo, il Museo di storia naturale e l’orto botanico sono le sedi di una mostra diffusa…

6 Luglio 2024 13:00