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Fino al 16.V.2002 Duane Michals, fotografie 1958-2001 Firenze, SpazioFoto Credito Artigiano
toscana
Il fascino delle fotografie di Duane Michals è inesprimibile in parole: con la sua inesauribile fantasia fissa l'invisibile nelle sue immagini, le sensazioni emotive delle esistenze umane - ora a Firenze: una bellissima presentazione di suoi lavori dal 1958 al 2001...
Lo SpazioFoto presenta cinquanta immagini in bianco e nero del mitico Duane Michals. Nato nel 1932 a McKeesport in Pennsilvania, inizia a fotografare nel 1958 a Leningrado durante un viaggio. L’artista, che vive a
New York, elabora uno stile straordinariamente individuale nell’ambito della fotografia, lasciandosi influenzare soprattutto dal surrealismo di René Magritte. Michals rovescia le dimensioni come vengono percepite comunemente, ci ricorda infatti che la terra è come un granello di polvere nella galassia. Cosí, negli anni sessanta, comincia a creare racconti e scene fantastiche nelle sequenze d’immagini e a partire dal 1969 le accompagna da suoi testi poetici, scritti a mano sulle fotografie. Le immagini vivono soprattutto della sperimentazione con sovrapposizioni e scie di movimento tramite tempi d’esposizione lunghi, che fanno sì che i
contenuti metafisici, psicologici e surreali si evolvono davanti agli occhi dello spettatore come se questo guardasse un cortometraggio. Un uomo nella stazione della metropolitana all’improvviso si dissolve nell’infinito
universo (Human condition, 1969) – Magritte nel suo giardino e il suo giardino dentro di lui (Magritte’s studio e portrait of Magritte in his garden double-exposed, 1965) – in un piccolo bagno c’è un uomo, la cui immagine viene guardata da un altro in un libro mentre questo percorre un corridoio buio, fotografato e incorniciato sopra la vasca dello stesso bagno
(Things are queer, 1973). Queste e altre visioni estratte e sintetizzate, nelle composizioni fotografiche di Michals si trasmettono in modo immediato tramite il suo simbolismo e umorismo, rendendo visibili gli spiriti del subconscio. Nella messa in scena, l’autore
tematizza la situazione umana in continua trasformazione, il presente è già passato e si dissolve in ricordi, sogni, vaghe sensazioni, visioni e illusioni, che non sarebbero tangibili eppure sono continuamente presenti come fantasmi. Come se fosse un mago lui fotografa l’effimero e
l’invisibile, fissa i segreti della nostra psiche e ce li fa vedere come in uno specchio.
La mostra, a cura di Enrica Viganò, presenta i vari tipi di lavori caratteristici dell’autore: fotografie singole, serie d’immagini e ritratti d’artista. Le stampe piccole, intese dall’autore stesso come mezzo piú potente per coinvolgere lo spettatore, perché piú intimo, appaiono
estremamente preziose proprio a causa delle loro modeste dimensioni. Le fotografie di Michals ci fanno tacere dallo stupore guidandoci alla introspezione e arricchendo la nostra vita emotiva e la nostra anima,
quotidianamente inquinate da una moltidudine di immagini strillanti.
link correlati
Legends Online:Duane Michals
Photoinsider:
Duane Michals
Photography Temple: Duane Michals
Credito Artigiano
Katharina Hausel
19 aprile – 16 maggio
aperto lunedì – sabato: 10:00-12:30 e 15:00-19:00
chiuso: domenica e giorni festivi
ingresso gratuito
SpazioFoto Credito Artigiano
Via De’ Boni, 1 (angolo P.zza Santa Maria Maggiore)
50123 Firenze
tel.: 055-21 86 41, fax: 02-48 14 269
[exibart]