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Pensieri vagabondi volati via da taccuini e futuristici cocktail dai colori improbabili, sentieri intricati dei boschi accompagnati da cioccolateria viennese e spritz di fine secolo: questi, due dei quattro incontri ideati e curati da Michela Eremita sotto il nome “Sussurri”. Spinta dalla necessità di creare delle vere e proprie situazioni più che semplici mostre, la curatrice del progetto ha presentato nel dicembre 2016 “Sussurri”. Si percepisce qui la nota innovativa: una totale e completa diligenza di ogni aspetto caratterizzante le esposizioni dove viene sussurrata una frattura reale ma non dichiarata con un altro modo di far arte, più veloce, impreciso, fagocitante.
Perché “Sussurri” si inserisce in un tempo e uno spazio del contemporaneo molto particolare: fuori dalle logiche di mercato, lontano dai circuiti artistici cittadini ma, al contempo, impregnato di tradizione, nello spazio di un artigiano della pittura miniaturista. In questo contesto lo la bottega Sator Print si lascia plasmare dal passaggio degli artisti ospitati, così come le opere di questi, realizzate ad hoc, prendono un ritmo intimistico dilatato, quasi fosse dettato proprio dal laboratorio d’arte. Come con Agathe Rosa (Annecy, 1987) che ha aperto il ciclo di inaugurazioni con il suo Carnet: più di cento pagine di taccuino realizzate in un tempo intimo e speciale, un lavoro nel suo insieme fresco e onirico che, con un leggero posarsi sulle pareti, ha trovato e dato nuova identità allo spazio e al pensiero.
Ai nuovi mondi di Rosa, caratterizzati da ghiacciai e leggi fisiche, dinosauri e strade dai ricordi geometrici gialli e neri, hanno seguito i lavori di Paolo Francioni (Siena, 1975).
L’artista torna con Holzwege a mostrare il proprio lavoro dopo un lungo periodo di riflessione e produzione lontano dai circuiti espositivi. I lavori da lui presentati, che hanno come soggetto l’imperatore Francesco Giuseppe, la consorte Sissi e l’amante di lui, Katharina Schratt, rispondono principalmente ad una necessità ed ad un tempo personale. I tre protagonisti tessono le reti e i possibili percorsi di diverse probabili storie. La ricerca di Francioni, emotiva ed interiore, lo conduce ad una produzione di opere caratterizzate da un velato senso di nostalgia ed, al contempo, un’impressione di segretezza che fa da filo conduttore a l’intera mostra.
Questa serie di appuntamenti hanno finora mostrato una nuova e viva necessità di rivelare il vero: appunti, riflessioni, squarci su quelli che sono gli aspetti più intimi e delicati suscitati dall’arte.
Siamo ormai arrivati al termine del terzo appuntamento e quindi più che a metà di un percorso di riscoperta dell’arte contemporanea e della sensibilità e dell’attenzione dimostrata da tutti gli addetti ai lavori che hanno e gravitano tuttora, senza gridarlo, intorno a questo progetto.
Sta per chiudersi “Confidenza”, personale dell’artista giapponese Hanako Kumazawa (Nagano, 1972) una mostra in cui piccole sculture – dai richiami del mondo Edo – e chine astratte diventano unione e sintesi della cultura dell’estremo oriente con quella occidentale.
Sussurri conclude il suo ciclo il 20 aprile con la personale “Uno spessore fatto di quasi niente” di Giacomo Ricci (Siena, 1974) ma tutti noi ci auguriamo che sia solo la chiusura di un primo ciclo di eventi.
Stefania Margiacchi
mostra visitata il 10 marzo
Dal 22 marzo 2017 al 17 aprile 2017
Sussurri
c/o Sator Print
Via Stalloreggi 70 | 53100 Siena
Info: www.satorprint.com, tel. 0577 247478